Close Enough Photographers

Giusta la delicatezza del pudore ma quest'uomo libero che ha scelto una via ardua non è solo: sa apprezzare anche l'amicizia dei piccioni, sa volare con loro e sa apprezzare anche il contatto umano del fotografo gentile che chiede e non ruba.

Forse è tutto un mondo da rottamare che ci ha precluso il cielo e la natura: rimane solo il fantasticare o un sano risveglio prima che della bruttezza ci sommerga l'onda.

Io non trovo troppo sbagliato il diaframma aperto: quella bancarella di fotografie d'antan non ha bisogno di far vedere le singole foto nitide ma è un invito a guardare il rigattiere che aspetta i clienti per farsi quattro chiacchiere o forse solo che passi il tempo.

Un sogno dove l'orologio indica all'angelo che è ora di risalire dopo il suo vagare notturno tra le città degli umani.

Cinque gatti che forse seguono il pescatore dove il pesce sostituisce il flauto magico che attirava i topi. Bellissima scena e bellissimo riflesso, come nota Marco, del gatto più pronto e fiducioso nella ricompensa, mentre gli altri sono ancora un po' più diffidenti.

Bitte von Markus!

un derviscio, mi fa pensare ad un danzatore sufi

... anch'io avevo pensato ad una danza sufi ma sempre una danza è ... del vento anima la veste dell'ombrellone chiuso.

Urla di strada cui non basta il virtuale. L'uomo finisce e sparisce dove inizia il soldato (il soldo-dato o l'obbedienza cieca o l'odio di parte), la frase immortale di De André o frasi senza senso', segni di solitudine o bisogno impellente puro scazzo. Quando le persone non si parlano, fanno parlar...

Lo Space Needle di Seattle, un fungo abnormemente cresciuto, un deposito d'acqua di un quartiere milanese? Tutto ciò ed altro ancora che la nostra immaginazione 'vede' e che Pier Maria propone.

Spunta il facchino dal vicolo, un'ombra furtiva, un fantasma, una furtiva presenza sui ciottoli di una Venezia evocata, assolata.

Brot und Spiele dei 'Saltatio Mortis': https://youtu.be/u7x8BXHbohU?t=213
Una signora in scarponi, zainetto e cappellino ascolta la sua amica china su di lei. Due donne accomunate dall'amicizia, dal diversivo di una chiacchierata ed unite dall'età e dai loro bastoni.

Il limitar dell'acqua lambisce la pietra e segna il confine tra opera dell'uomo e natura.

Tutto passa: casolari abbandonati, ruderi, morte. Tutto si rinnova: una mucca trova nella tenera erba del prato ... ragioni di vita.

Una sola donna, una donna sola; gli uomini sembrano ignorarla. Ma la vera festa sarà quando non ci sarà più bisogno di una sola giornata di 'festa'.

Vedo un bosco dal finestrino di un treno che passa in una giornata sonnacchiosa; nasconde immagini che restano ben impresse nella mente. Se è un sogno è un bel sogno. Ciao Carlo!

La torre ambienta, il lampione dà un tocco di romantico passato, l'albero spoglio ci dà la stagione, ma è il bambino che catalizza l'attenzione perché è lì la vita che s-corre, il respiro che com-muove la nostra percezione.

Grazie Marco, non preoccuparti: a differenza del paesaggio al tele, la fotografia di strada è per me una novità e ancor di più "l'astrattismo" se così posso chiamare questa foto.
Non ci avevo pensato Carlo: in effetti fa pensare ad un sudario!

Grazie a tutti! Otto, credo che si siano accorte tardi di me e che in quel momento stessero confabulando e ridendo tra loro le "ragazze"!

Solo un sogno da svegli in una macchia di fango in cui ho intravisto qualcosa che ha toccato solo me.. Grazie Marco per il tuo consiglio che cercherò di seguire.