Mi presento
Inviato: mar gen 16, 2018 3:23 pm
mi chiamo Marco Biancardi
sono un medico, appassionato di Musica e di Fotografia
ho iniziato a fotografare da ragazzo, dopo aver scoperto abbandonata in fondo a un cassetto la vecchia Leica III di mio padre
da allora mi hanno sempre interessato tutti i tipi di apparecchiature e strmenti fotografici e mi sono sempre dedicato al bianco e nero, gestito personalmente per lo sviluppo e la stampa nella classica camera oscura casalinga ricavata nel bagnetto, tra lavatrice e panni da lavare
ho vissuto poi con entusiasmo l’arrivo della fotografia digitale, appassionandomi anche a queste nuove potenzialità tecnologiche, sperimentando le nuove metodiche di ripresa e di stampa, senza mai però abbandonare la pellicola, che utilizzo ancora come ulteriore mezzo espressivo e scelta stilistica
ma la tecnica, per me una piacevole curiosità, resta assolutamente secondaria rispetto al potere espressivo della Fotografia come linguaggio, che si può fare con qualunque scatoletta che abbia una lente sul davanti ed recettore di luce sulla parte opposta
perchè la Fotografia é per me un mezzo, anzi il mezzo, per fissare l’ attenzione sulla realtà, per analizzarla e cercare di comprenderla, é il primo passo per iniziare un processo di memoria, processo mio, molto personale, ma che poi mi consente un tentativo di trasmissione della mia interpretazione, la mia memoria appunto, a chi guardi le mie immagini
il mondo é a colori: io invece scelgo il bianco e nero, perché per me rappresenta uno strumento espressivo che va oltre l’immediatezza del primo sguardo e mi sembra racconti più in profondità la realtà, scavando più a fondo nei rapporti tra gli spazi, i volumi, le luci e le ombre, quasi "radiografando" la realtà: mi sembra con il bianco e nero di avvicinarmi di più all’ essenza e all’ anima delle cose
sono appassionato di fotografia umanistica, viaggio, sociale e streetphotography sono stati i miei interessi principali, poi con la maturità mi sono dedicato in particolare anche alla fotografia di musica, collaborando tra l’altro con una grande orchestra della mia città
come il musicista riesce a trasformare vibrazioni sonore in emozioni, mi piace provare a trasformare la profonda commozione che suscitano in me il suono e il gesto musicali in suggestioni visive
ho esposto mie fotografie in alcune mostre fotografiche e le diffondo anche attraverso vari media che i tempi nuovi ci mettono a disposizione, perché la Fotografia è comunicazione, ma prima ancora di questo ho sempre fotografato essenzialmente per me medesimo, per un’esigenza primaria di indagare su me stesso e il mio rapporto con la vita ed il mondo.
sono un medico, appassionato di Musica e di Fotografia
ho iniziato a fotografare da ragazzo, dopo aver scoperto abbandonata in fondo a un cassetto la vecchia Leica III di mio padre
da allora mi hanno sempre interessato tutti i tipi di apparecchiature e strmenti fotografici e mi sono sempre dedicato al bianco e nero, gestito personalmente per lo sviluppo e la stampa nella classica camera oscura casalinga ricavata nel bagnetto, tra lavatrice e panni da lavare
ho vissuto poi con entusiasmo l’arrivo della fotografia digitale, appassionandomi anche a queste nuove potenzialità tecnologiche, sperimentando le nuove metodiche di ripresa e di stampa, senza mai però abbandonare la pellicola, che utilizzo ancora come ulteriore mezzo espressivo e scelta stilistica
ma la tecnica, per me una piacevole curiosità, resta assolutamente secondaria rispetto al potere espressivo della Fotografia come linguaggio, che si può fare con qualunque scatoletta che abbia una lente sul davanti ed recettore di luce sulla parte opposta
perchè la Fotografia é per me un mezzo, anzi il mezzo, per fissare l’ attenzione sulla realtà, per analizzarla e cercare di comprenderla, é il primo passo per iniziare un processo di memoria, processo mio, molto personale, ma che poi mi consente un tentativo di trasmissione della mia interpretazione, la mia memoria appunto, a chi guardi le mie immagini
il mondo é a colori: io invece scelgo il bianco e nero, perché per me rappresenta uno strumento espressivo che va oltre l’immediatezza del primo sguardo e mi sembra racconti più in profondità la realtà, scavando più a fondo nei rapporti tra gli spazi, i volumi, le luci e le ombre, quasi "radiografando" la realtà: mi sembra con il bianco e nero di avvicinarmi di più all’ essenza e all’ anima delle cose
sono appassionato di fotografia umanistica, viaggio, sociale e streetphotography sono stati i miei interessi principali, poi con la maturità mi sono dedicato in particolare anche alla fotografia di musica, collaborando tra l’altro con una grande orchestra della mia città
come il musicista riesce a trasformare vibrazioni sonore in emozioni, mi piace provare a trasformare la profonda commozione che suscitano in me il suono e il gesto musicali in suggestioni visive
ho esposto mie fotografie in alcune mostre fotografiche e le diffondo anche attraverso vari media che i tempi nuovi ci mettono a disposizione, perché la Fotografia è comunicazione, ma prima ancora di questo ho sempre fotografato essenzialmente per me medesimo, per un’esigenza primaria di indagare su me stesso e il mio rapporto con la vita ed il mondo.