Close Enough Photographers

Sono Michela. Marco ha voluto facessi parte di questo progetto e lo ringrazio, con un po' di stupore. La mia fotografia è imperfetta e tecnicamente debole. Ma sto cominciando ad affezionarmi a questa imperfezione. È imperfetta come il mio sguardo che ha bisogno di passare attraverso l'obiettivo per soffermarsi. È imperfetta perché è una terapia, una terapia che ogni giorno va rimessa a punto e adeguata a quello che sono nel momento preciso in cui assumo il farmaco. È la mia personale alternativa alla psicanalisi, che pure ho frequentato e in cui credo. Ma credo più nella fotografia. È il mio modo di prendere appunti e non uso un taccuino di bella. Li prendo al volo. Voglio collezionare impressioni. Voglio scoprire ogni giorno di più che esistono gli altri e che bisogna chiedersi come stanno, spostare l'atrenzione. Intanto la mia ipocondria è migliorata. Non sono guarita del tutto, quello no, ma quando mi accorgo che ci sta riprovando a riprendersi lo spazio che aveva un tempo nella mia vita, nelle mie notti soprattutto, guardo la macchina fotografica, il mio occhio equo, e penso che la fotografia è un'avventura meravigliosa. È andare incontro ogni giorno al destino. Nessuno scatto è casuale. La scena è lì, pensata dalla notte dei tempi da chissà chi, composta per noi, al di fuori di noi o dentro di noi. Dobbiamo solo raccoglierla. E non possiamo far altro...

... Brava Michela, mi piace la Tua presentazione e trovo intriganti le fotografie a corredo, segno di quanto le parole siano piene di contenuti vissuti ....

Benvenuta, Michela, sono felice che tu abbia risposto al mio invito e leggendo le tue parole di presentazione e guardando le tue prime immagini credo proprio che Close - Enough sia il posto giusto per te.
Con calma e con tutto il tempo che ti serve aspettiamo altri tuoi ulteriori contributi.

Ciao Michela, trovo la tua fotografia estremamente fresca e sincera. Benvenuta. Pier Maria

In questa gabbia di imperfetti, la tua imperfezione casca perfetta!
Mi auguro che la tua consapevolezza e la fiducia che nutri sulla terapeuticità della fotografia ci coinvolga in un processo di mutuo soccorso, trasformativo ed evolutivo. Una spinta a ricercare ordine nel caos, e poi di nuovo disordine. Come mostri nelle tue fotografie, dove il miscuglio apparentemente disomogeneo di situazioni, tecniche e colori conduce ad una sorta di armonia di cui l'unico garante e collante non puoi che essere tu. Sicura di essere poi così imperfetta?..
Non lo scopriremo mai, ma impareremo a conoscerci meglio, e ad apprezzarci. Io ho già cominciato. Benvenuta!

Con grandissimo ritardo, ringrazio tutti per l'accoglienza. È un periodo un po' concitato, ma spero di poter essere presente più spesso in questo spazio interessantissimo. Ancora grazie!

Buon giorno Michela e sii la ben venuta. Ha fatto bene Marco ad insistere per una tua partecipazione in questo spazio fotografico. Da quello che nel leggere la tua presentazione, credo che ne vedrò delle belle.

Ciao Michela benvenuta. Trovo la seconda e terza immagine intense e toccanti.
A presto
Crudi