Piacere, Mi presento...
Inviato: ven nov 09, 2018 12:48 am
L' ingresso mi sento di farlo un po’ in punta di piedi, da un lato per la mia scarsa propensione ed attitudine alla dimensione “social”, dall’ altro in quanto un poco “intimorito” dall’ altissimo livello dei fotografi presenti. Ma come mi piace pensare da sempre... a bazzicare “quelli bravi” , c’è solo da imparare. Quindi ben venga, ed eccomi qui.
Mi chiamo Stefano, ho 45 anni, vivo a a Milano.
Ho trascorso l’ infanzia ammaliato dalla presenza magica e costante della Zeiss Ikon appesa al collo di mio padre, fotografo discreto e silenzioso che, praticamente senza parlare, mi ha trasmesso la sua passione. E' per imitazione che ho appreso da lui i primi rudimenti.
Crescendo ho sbirciato innumerevoli strisce di negativi che, una volta messomi a letto, mio padre esponeva con un piccolo ingranditore, sviluppava e fissava nel bagno di casa, facendo notte, per consegnarli il giorno successivo agli occhi meravigliati miei e di mia madre e subito dopo affidarli in custodia all’ album di famiglia.
Tutto questo fino al giorno in cui, come regalo indimenticabile ed ineguagliato per il mio dodicesimo compleanno, al Centro Foto Cine di Corso Buenos Aires, scelgo la mia prima...vera... personale macchina fotografica: una Minolta X-370s con un bel 28/70.
Con lei, fino a dieci anni fa, ho scoperto e praticato la magia della fotografia, scattando appunto con l' entusiasmo e la libertà di un bambino in ogni situazione, in ogni viaggio ed occasione, in maniera autodidatta e spesso casuale ed anachica, utilizzando al 99% diapositive Kodak Elite, se non ricordo male il nome.
Nel 2008 il passaggio al digitale ( Minolta fuori uso, una Nikon D60 regalatami per il matrimonio e anni dopo acquisto di D700 FF) . Rapporto inizialmente conflittuale e sofferto, poi un pò addomesticato, ma sempre segnato da un continuo fluttuare tra alti e bassi.
Poi, circa due anni fa, dopo aver conosciuto tramite un amico comune Alessandro Saponaro, meravigliato dalla sua capacità di scattare a pellicola coniugando naturalezza e risultati sorprendenti, decido di tornare alla vecchia passione analogica, approcciandomi a quello che era sempre stato un mio desiderio: il bianco e nero.
Così i miei risparmi prendono forma nel corpo di una splendida leica M6 che, dopo vari approcci, prove, tentativi e cambi di ottica e focali, accoppio "definitivamente" con un Summarit 35 2.5.
L' intento è quello di provare a cimentarmi nel reportage fotografico in b&n su pellicola.
Recentissimamente, dopo aver venduto il mio già ristretto corredo Nikon FF che giaceva da tempo nell’ armadio inutilizzato, effettuo il passaggio a Fuji, acquistando una XE3 + 23 f2 con cui da qualche mese sto sperimentando con soddisfazione un ritorno al digitale, senza pensare però, nemmeno lontanamente, di abbandonare la pellicola.
Mi sento da sempre alla ricerca di un personale stile e linguaggio, ma evidentemente ancora non l'ho trovato. Mi scopro sempre più spesso affamato di “buone foto” scattate da altri, delle quali cogliere la bellezza ed indagarne i segreti. Sono raramente soddisfatto della foto che ho scattato. Ma invecchiando sto arrivando alla conclusione che forse è proprio in questa tensione che sta la parte interessante. Forse.
Per presentarmi a "close enough" ho scelto alcuni scatti fatti lo scorso primo maggio In P.ta Venezia in occasione della manifestazione per la "festa dei lavoratori". Mi ha colpito molto come i presenti fossero, apparentemente, o dei "militanti della vecchia leva" o "nuovi" giovani lavoratori stranieri, ma mancasse quasi totalmente la presenza del ceto medio, diciamo così . Non so se sono riuscito a renderlo, ma ci ho provato.
Piacere di conoscervi, buone foto e buona ricerca a Tutti, Stefano