Catania - La festa di Sant'Agata
- Carlo Riggi
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Catania - La festa di Sant'Agata
La giovane Agata fu sottoposta a terribili torture. Le furono pure strappate le mammelle con le tenaglie, pur di ottenere da lei l'abiura della propria fede. Ma ella non cedette. Morì tra i carboni ardenti nell'anno 251, neppure ventenne. I catanesi la venerano come santa, vergine e martire, e in suo nome mettono in scena ogni anno questa incredibile processione, tra le più grandi e partecipate di tutto il mondo cristiano.
Le foto sono tante, e me ne scuso, ma sono appena uno scorcio di quel movimento di popolo, tra il sacro e il profano, che paralizza la città per un'intera settimana.
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Ciao
Carlo
Carlo
Re: Catania - La festa di Sant'Agata
complimenti Carlo, ci sono delle perle molto preziose in questo racconto...
però complessivamente la scelta della sequenza non mi pare funzioni benissimo, la sensazione che percepisco è di incompletezza nonostante le molte foto, credo che la parte iniziale con la prima decina di foto dei venditori ambulanti sia slegata dal resto e forse potrebbe vivere di vita propria, tutta la parte successiva ha molte ridondanze, (troppe accensioni di quella specie di candelotti) d'altronde è proprio nell' ultima decina di foto (circa) che sono presenti le immagini più forti, quelle che lasciano il segno ma che rendono deboli sia l' immagine introduttiva sia quella conclusiva (molto bella) che possiede un atmosfera distante dal racconto che la precede.
penso che mescolando un po le carte con metà mazzo si potrebbe ottenere un racconto più efficace, lasciato così godo nell' osservare dalla 18 alla 27 circa con qualche spostamento mentale e qualche asso ripescato dal mazzo, ignorando il resto......meravigliosa la 18-23-25-27 e mi fermo qui perché se ne aggiungo un altra, poi per coerenza di merito dovrei nominarne molte altre.
otto.
però complessivamente la scelta della sequenza non mi pare funzioni benissimo, la sensazione che percepisco è di incompletezza nonostante le molte foto, credo che la parte iniziale con la prima decina di foto dei venditori ambulanti sia slegata dal resto e forse potrebbe vivere di vita propria, tutta la parte successiva ha molte ridondanze, (troppe accensioni di quella specie di candelotti) d'altronde è proprio nell' ultima decina di foto (circa) che sono presenti le immagini più forti, quelle che lasciano il segno ma che rendono deboli sia l' immagine introduttiva sia quella conclusiva (molto bella) che possiede un atmosfera distante dal racconto che la precede.
penso che mescolando un po le carte con metà mazzo si potrebbe ottenere un racconto più efficace, lasciato così godo nell' osservare dalla 18 alla 27 circa con qualche spostamento mentale e qualche asso ripescato dal mazzo, ignorando il resto......meravigliosa la 18-23-25-27 e mi fermo qui perché se ne aggiungo un altra, poi per coerenza di merito dovrei nominarne molte altre.
otto.
- Carlo Riggi
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Re: Catania - La festa di Sant'Agata
Per me tutte bellissime e non sono abbastanza! Questa Festa straordinaria in una città stravolta e insonne, come disse un mio caro amico fotografico che vive a Catania, è forse infotografabile quanto e più di altri eventi complessi che soprattutto al Sud animano e scandiscono le ricorrenze religiose. Ritrovo molto del crogiolo di emozioni, di visioni, che mi hanno colpito quando anni fa sono riuscito a parteciparvi per tre giorni senza quasi dormire, mangiando poco, con una voglia di penetrare nel mistero di questa rappresentazione individuale e collettiva destinata a risplendere nel buio della notte, alla maniera di Brassai. Ho ancora il rammarico di non esser più riuscito a ripetere quella magnifica esperienza. Qui chiudo e mi scuso per la digressione. Complimenti Carlo, un saluto Lorenzo
- Carlo Riggi
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Re: Catania - La festa di Sant'Agata
Grazie Lorenzo!
Credo che la categoria del "troppo" vada applicata meno pedissequamente, specie quando un evento si connota proprio per l'eccesso e la caleidoscopia delle situazioni, dove costantemente ci si perde e ci si ritrova. Tu lo sai.
Credo che la categoria del "troppo" vada applicata meno pedissequamente, specie quando un evento si connota proprio per l'eccesso e la caleidoscopia delle situazioni, dove costantemente ci si perde e ci si ritrova. Tu lo sai.
Ciao
Carlo
Carlo
- MarcoBiancardi
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Re: Catania - La festa di Sant'Agata
bellssime foto di un Carlo in versione realista/verista/documentarista
alcune sono veramente colpi da maestro
da miscredente qual sono mi piacciono di più quelle dove l'elemento religioso è lasciato in disparte o è secondario
anch'io penso che ti sia comunque scappata un po' la mano, occorreva forse una maggiore sintesi
gran fotografo comunque !
alcune sono veramente colpi da maestro
da miscredente qual sono mi piacciono di più quelle dove l'elemento religioso è lasciato in disparte o è secondario
anch'io penso che ti sia comunque scappata un po' la mano, occorreva forse una maggiore sintesi
gran fotografo comunque !
- Andrea Podesta'
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- Iscritto il: mar feb 06, 2018 10:43 am
Re: Catania - La festa di Sant'Agata
...sono tutte impeccabili; le mie preferite sono quelle con gli occhi in macchina ...
- Carlo Riggi
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Re: Catania - La festa di Sant'Agata
Grazie Marco!
La sintesi è una gran cosa, ma dipende a cosa si voglia applicare. Io non volevo raccontare la festa di Sant'Agata (cosa per altro impossibile, se non in un intero volume), ma invitarvi a calarsi nella situazione di caos, fede e paganesimo di questa manifestazione.
So bene che 30 foto sono tante, non pretendo che siano tutte fruibili come proposte singole. Propongo un "caos" per descrivere il caos (per scelta, condivisibile o meno, non perché mi sia "scappata la mano"). Allo stesso tempo, però, credo che nessuna foto si nasconda dietro il mucchio. E questa, secondo me, è la cosa importante in una serie: puoi lasciarti andare al caleidoscopio, ma dove ti fermi devi capitare bene. È la lezione dei libri di Moriyama, tanto per scomodare un grande "logorroico".
Grazie anche ad Andrea!
La sintesi è una gran cosa, ma dipende a cosa si voglia applicare. Io non volevo raccontare la festa di Sant'Agata (cosa per altro impossibile, se non in un intero volume), ma invitarvi a calarsi nella situazione di caos, fede e paganesimo di questa manifestazione.
So bene che 30 foto sono tante, non pretendo che siano tutte fruibili come proposte singole. Propongo un "caos" per descrivere il caos (per scelta, condivisibile o meno, non perché mi sia "scappata la mano"). Allo stesso tempo, però, credo che nessuna foto si nasconda dietro il mucchio. E questa, secondo me, è la cosa importante in una serie: puoi lasciarti andare al caleidoscopio, ma dove ti fermi devi capitare bene. È la lezione dei libri di Moriyama, tanto per scomodare un grande "logorroico".
Grazie anche ad Andrea!
Ciao
Carlo
Carlo
- Sergio Lovisolo
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- Iscritto il: mer gen 31, 2018 8:31 pm
Re: Catania - La festa di Sant'Agata
Le foto sono tutte molto belle, e non invitano in alcun modo alla graduatoria. A corollario, mi vengono spontanee due osservazioni.
Non vedo il caos, anzi, Sembra che la sequenza delle immagini metta le cose a posto, ricostruisca un ordine dando la dimensione corretta- e non quella apparente- all'evento, evidenziando l'umanità dei singoli.
Per drammatizzare, fare il reportage per il giornale, ci volevano gli accorgimenti del professionista a pagamento: grand'angoli estremi, colori forti, riprese di massa , visioni da tetti e balconi, facce stravolte.
Cose che, grazie al cielo, qui mancano.
Non vedo il caos, anzi, Sembra che la sequenza delle immagini metta le cose a posto, ricostruisca un ordine dando la dimensione corretta- e non quella apparente- all'evento, evidenziando l'umanità dei singoli.
Per drammatizzare, fare il reportage per il giornale, ci volevano gli accorgimenti del professionista a pagamento: grand'angoli estremi, colori forti, riprese di massa , visioni da tetti e balconi, facce stravolte.
Cose che, grazie al cielo, qui mancano.
- Carlo Riggi
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Re: Catania - La festa di Sant'Agata
Molto ben eseguito questo reportage della festa di S. Agata, parecchie immagini al top. La mia preferita ? La 18 per il senso di dinamica che sei riuscito ad esprimere.
Cordialmente
Giuseppe
Giuseppe
- Carlo Riggi
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