il cappello
- MarcoBiancardi
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- Carlo Riggi
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Re: il cappello
Una bella situazione, splendidi soggetti in inusuale rapporto tra di loro. La foto evidenzia il primo elemento della scena, il cappello, lasciando sfuocato il contesto, che si immagina essere la prova di un concerto. Ottimo, sul piano della sintassi fotografica.
Tuttavia, se guardiamo al significato complessivo dell'immagine, si resta in bilico tra sensazioni contrastanti, che generano confusione. Se la scena fosse stata priva di presenze umane, cappello e pianoforte sarebbero entrati in sintonia perfetta, all'interno di un paesaggio fatto di silenzio, di pausa, di sospensione temporale. Così, invece, quello che potrebbe essere un elemento bizzarro, un tocco di allegria in un ambiente immaginato solitamente come austero, trova il suo limite nella relazione interrotta tra il copricapo e il suo interlocutore principale, la musica, le cui artefici sono nascoste dalla presenza, a questo punto ingombrante e fastidiosa, del pianoforte. Un dilemma che non si risolve. Un'occasione persa.
Tuttavia, se guardiamo al significato complessivo dell'immagine, si resta in bilico tra sensazioni contrastanti, che generano confusione. Se la scena fosse stata priva di presenze umane, cappello e pianoforte sarebbero entrati in sintonia perfetta, all'interno di un paesaggio fatto di silenzio, di pausa, di sospensione temporale. Così, invece, quello che potrebbe essere un elemento bizzarro, un tocco di allegria in un ambiente immaginato solitamente come austero, trova il suo limite nella relazione interrotta tra il copricapo e il suo interlocutore principale, la musica, le cui artefici sono nascoste dalla presenza, a questo punto ingombrante e fastidiosa, del pianoforte. Un dilemma che non si risolve. Un'occasione persa.
Ciao
Carlo
Carlo
- Sergio Lovisolo
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Re: il cappello
Condivido la sensazione di Carlo, è una foto che avrebbe potuto essere potente, probabilmente variando appena composizione e soprattutto punto di vista.
Una immagine che ambisce ancora di essere realizzata.
Una immagine che ambisce ancora di essere realizzata.
- MarcoBiancardi
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Re: il cappello
vi ringrazio per le vostre pertinenti osservazioni, Carlo e Sergio, che condivido, ma che mentre portano voi a un giudio negativo, hanno invece per me costituito il punto di interesse della scena e ciò che mi ha spinto a scattare: che situazione strana, cosa ci fa un cappello abbandonato proprio lì, ai bordi del palcoscenico? e di chi sarà mai, tra le varie persone presenti sul palco o tra il pubblico della prova? e cosa c'entra, che relazione può esserci mai tra un cappello e un pianoforte?
Poi ho alzato gli occhi e ho capito qual era la mia soluzione al rebus quando ho scorto sporgere appena dalla mole del grande strumento la chioma riccioluta del pianista: per la mia immaginazione il cappello apparteneva a quella testa, gliel'ho visto subito posato sopra, l'unica visibile dal mio punto di vista, tra varie gambe di persone e di sedili.
Quindi ciò che io ho colto senza riuscire bene a trasmettervi era che cercando bene tra quel disordine potevo trovare la risposta a una curiosa domanda.
Poi ho alzato gli occhi e ho capito qual era la mia soluzione al rebus quando ho scorto sporgere appena dalla mole del grande strumento la chioma riccioluta del pianista: per la mia immaginazione il cappello apparteneva a quella testa, gliel'ho visto subito posato sopra, l'unica visibile dal mio punto di vista, tra varie gambe di persone e di sedili.
Quindi ciò che io ho colto senza riuscire bene a trasmettervi era che cercando bene tra quel disordine potevo trovare la risposta a una curiosa domanda.