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[g.renieri]

[MarcoBiancardi]

Mi piace molto, Giacomo, questo invito allo sguardo a seguire e quasi perdersi nella profondità, nell’armonia dell’architettura con i suoi elementi ripetitivi e quasi ipnotici, nella simmetria della scena che è perfetta al 99,99%, non fosse che per la figuretta umana che è quasi ma non esattamente al centro della scena: un po’ come nella vita reale, dove rimane sempre qualcosa di imperfetto anche nei momenti migliori.
Un delicato bianco e nero, tanto più pregevole per me, in questi tempi grigi, ma dove tutto è esasperato e urlato, anche la gamma dinamica delle fotografie, tagliata con l’accetta, dal contrasto spesso esagerato, neri profondi e luci brillanti, eliminate le sfumature.

[Andrea Podesta']

...molto bella anche per me;
Mi piace che la profondita', gia cosi esaltata dalla prospettiva, presenti un secondo orizzonte, a disposizione per altri.

[Carlo Riggi]

Mi ricorda uno di quegli studi rinascimentali sulla prospettiva, o, con un balzo temporale, uno scorcio metafisico alla De Chirico. Trovo che la foto si appoggi sul grafismo forte, ribadito anche dal titolo, ma non vi si fossilizzi, facendosi vera fotografia nel raccontare una storia di normale quotidianità - una classica situazione di street - nobilitata, non fagocitata o ingessata, dal virtuosismo grafico. Forse grazie anche a quelle sapienti asimmetrie, volute o casuali che siano, già evidenziate da Marco. Molto bella.

[Lorenzo]

Ha detto tutto Carlo. Io posso solo aggiungere: molto bravo Giacomo! Un saluto da Lorenzo

[otto]

sicuramente d' effetto per l' aspetto grafico, mi piace...

otto.