Close Enough Photographers

Questa foto innesca in me un cortocircuito col tuo avatar. Il mio occhio corre avanti e indietro, dall'una all'altro, come se le due immagini fossero parte di un medesimo messaggio. In effetti, anche questa foto vive dell'intenso rapporto tra due figure, la cui differenza di età si immagina non dissimile da quella delle due della piccola icona. Qui la storia è più complicata, appesantita dalla consapevolezza di entrambi i soggetti, quello più stanco sullo sfondo, quasi in una zona di scomparsa, e quello in primo piano, il cui sguardo vivido, evidenziato dalla sapiente miscela tecnica, pare configurare per entrambe un futuro denso, faticoso e imprevedibile.

un doppio ritratto di due profili, dall' atmosfera misteriosa, cui contribuisce la scarsa luminosità della scena e dell'esposzione ed il solo parziale disvelarsi dei volti, con l' impressione per l'ossevatore che le due donne, pur accostate dal caso o per reale frequentazione, siano comunque tra loro lontane, estranee.

Grazie Carlo e Marco.
Quello di sinistra è un uomo, e per giunta psicoanalista. Ma, ripensandoci, gli psicoanalisti sono uomini?

"pare configurare per entrambe un futuro denso, faticoso e imprevedibile." E invece l'hai proprio previsto.

Sergio Lovisolo ha scritto: ↑

sab feb 17, 2018 9:40 pm

Ma, ripensandoci, gli psicoanalisti sono uomini?

È da oltre un secolo che ci facciamo questa domanda.

Sergio Lovisolo ha scritto: ↑

sab feb 17, 2018 9:40 pm

Grazie Carlo e Marco.
Quello di sinistra è un uomo, e per giunta psicoanalista. Ma, ripensandoci, gli psicoanalisti sono uomini?

"pare configurare per entrambe un futuro denso, faticoso e imprevedibile." E invece l'hai proprio previsto.

a volte un aiutino nel titolo può servire a fruire meglio l'immagine
quindi uno scatto terapeuta - paziente
andiamo sul delicato, l'immagine di una persona in terapia ...

Lo escluderei, Marco.

Carlo Riggi ha scritto: ↑

sab feb 17, 2018 10:30 pm

Lo escluderei, Marco.

Certamente, marito e moglie.

da giorni ripenso a questa foto,
mi attrae molto e anche se osservandola la associo ad una evento drammatico, quando la penso e la cerco nello scaffale dei ricordi visivi mi dona la piacevole sensazione della pausa musicale attesa dopo il ritmo concitato di una musica familiare...

otto.

Grazie Otto, molto apprezzato.

Grazie Marco e Carlo per i commenti tanto acuti.

UN profilo egregio, nel senso etimologico del termine, che si stacca dal resto del gruppo e si staglia nitidamente.
Seguendo il thread: terapia di gruppo?
Una personalità che sembra più vivace e partecipe delle altre, bel ritratto.

Le figure sullo sfondo emergono come fantasmi del passato dallo sguardo meditativo del bel soggetto.

In ritardo grazie, Carlo e Marco.

Una posa aggraziatissima, che pur sprigiona delicata femminilità nell’abbigliamento e taglio di capelli anni ‘60.
Un ritratto molto dolce ed intimo.
Ottima la gestione della luce, anzi, delle ombre.

Con colpevole ritardo mi soffermo sulla prima immagine, forte del vantaggio delle letture di coloro che mi hanno preceduto. Avverto come un momento "pesante" nella dinamica di coppia, indicato dalla posa dell'uomo con le spalle alzate e dalla direzione dello sguardo che non incrocia quello di lei. Come è stato sottolineato l'atmosfera umbratile contribuisce a trasmettere la percezione di un quid irrisolto e l'incertezza della prospettiva. Chissà perchè mi pare sia in scena Bellocchio..
Immagine molto intensa e anche drammatica, quindi. Le altre due si iscrivono a mio modo di vedere più nella classica ritrattistica, accomunate alla prima dalla tecnica adottata, e ,al pari di questa, sono fortemente coinvolgenti allo sguardo di chi le osserva, sollecitando attenzione e suscitando domande. Complimenti Sergio. Un saluto Lorenzo

Grazie Marco e Lorenzo.

Una serie di ritratti che mi riportano indietro nel tempo, in cui trovo una comune connotazione cinematografica che, qualche modo, mi fa pensare ad Antonioni. Una proposta molto interessante!

Grazie Enrico!