Close Enough Photographers

Roma, 24 Marzo 2019 (Marcia per il Clima).

Grazie per le osservazioni.
Un caro saluto.

Bella l'idea, amore e rivoluzione sono stati spesso appaiati, penso ai grandi e ai tanti piccoli personaggi della storia, delle grandi e piccole rivoluzioni; in quest'immagine direi che manca un po' l' epos rivoluzionario e l'amore pare quasi un po'
come un rifugio davanti al ripiegamente di più gloriose istanze. Mi pare nel complesso una foto meno forte di quello che avrebbe potuto essere,come un po' sbiadita, ma forse è proprio questo il messaggio.

Amore o rivoluzione che sia, tutto sembra spento, senza mordente. Non c'è uno che guardi dalla stessa parte, non un'interazione, non uno slancio. Anche l'abbraccio appare smorto, come tra superstiti demotivati, residuali. Una foto segno dei tempi, di un riflusso solipsistico, di identità sperdute nel mare di insipienza che stiamo attraversando. Eppure, al fondo c'è una luce, o mi sembra di vederla. Forse è la stessa luce che i nostri occhi proiettano su questa scena, cercando di rianimarla, vitalizzando con essa le speranze di un'epoca. Perché a questo serve la fotografia, a guarire, in un rapporto di mutuo soccorso tra fruitore e soggetto, mediato dal fotografo e dalla sua fotocamera.

A me sembra molto bella, piena di vera vita.
Scusandomi,
Sergio