Close Enough Photographers

Magistrale il taglio. Ma se ho ben capito la foto, avrebbe dovuto essere a fuoco anche l'edificio, e la pianta o cancellata o da un'altra parte.

Vedo metà fotogramma tinto di rosso e l'altra metà color latte. Questo mi restituisce il mio apparato percettivo, e mi piace. Se vado agli aspetti semantici, invece, vedo un cartellone pubblicitario come un pugno nell'occhio, col suo messaggio che non mi va di leggere. E' una foto difficile, per me. Esteticamente mi appaga, ma non riesce a raggiungere le mie emozioni. Troppo intero quel cartello, troppo grande nel fotogramma. Non la capisco. E dunque aspetto.

io ci leggo la denuncia dell'invasività dei cartelli pubblicitari nel paesaggio, anche in quello urbano e quindi il taglio è un giusto pugno nell'occhio, rispetto alla semplice e lineare architettura sullo sfondo ed alla pianta che viene addirittura amputata dal cartellone.
Se interpreto bene, si tratta di una foto a colori cui è stata applicata una desaturazione selettiva, una tecnica che in genere non mi fa impazzire, ma che qui funziona, il rosso del tabellone sparato in faccia all'osservatore urla e accentua la volgarità dell'aggressione paesaggistica.

Forse l'effetto involontario di "colore selettivo" toglie molto alla foto,secondo me. Personalmente, insieme all' HDR,mai digerito...

Nessun colore selettivo e niente hdr: che foto hai commentato? Ritengo che sia opportuna una maggiore attenzione

Maucas ha scritto: ↑

sab feb 17, 2018 6:38 pm

Forse l'effetto involontario di "colore selettivo" toglie molto alla foto,secondo me. Personalmente, insieme all' HDR,mai digerito...

Enrico, la foto ha ingannato anche me, sembra quasi un BN da desaturazione selettiva in cui è stato mantenutp il rosso, tale e la quasi assenza di colore sullo sfondo, almeno al mio monitor. Invece è una foto dai tenuissimi colori e il giudizio positivo della mia lettura soprastante resta invariato.
Pardon !

enrico cinti ha scritto: ↑

sab feb 17, 2018 6:43 pm

Nessun colore selettivo e niente hdr: che foto hai commentato? Ritengo che sia opportuna una maggiore attenzione

Scusami,mi sono espresso male. Dicevo,appunto, di "effetto involontario" dato dai colori della scena,il successivo messaggio di Marco conferma la sensazione. Per l'HDR,invece,parlavo delle mie antipatie verso due tecniche non collegate alla tua immagine.

Carlo Riggi ha scritto: ↑

sab feb 17, 2018 4:04 pm

... Se vado agli aspetti semantici, invece, vedo un cartellone pubblicitario come un pugno nell'occhio, col suo messaggio che non mi va di leggere. E' una foto difficile, per me. Esteticamente mi appaga, ma non riesce a raggiungere le mie emozioni. Troppo intero quel cartello, troppo grande nel fotogramma. Non la capisco. E dunque aspetto.

Magari non ti convince ma l'hai capita benissimo.

Maucas ha scritto: ↑

sab feb 17, 2018 7:02 pm

enrico cinti ha scritto: ↑

sab feb 17, 2018 6:43 pm

Nessun colore selettivo e niente hdr: che foto hai commentato? Ritengo che sia opportuna una maggiore attenzione

Scusami,mi sono espresso male. Dicevo,appunto, di "effetto involontario" dato dai colori della scena,il successivo messaggio di Marco conferma la sensazione. Per l'HDR,invece,parlavo delle mie antipatie verso due tecniche non collegate alla tua immagine.

Non ti preoccupare Maurizio, nessuna censura da parte mia (non é questo il luogo) solo che non capivo il tuo commento in relazione all'immagine proposta: magari mi sarò espresso male anch'io.

Bello l'accostamento cromatico.
In generale però non riesco ad essere coinvolto dalle fotografie che si fondano su delle scritte e soprattutto su altre fotografie (prodotte da altri).
Non mi piacciono quando attraverso le scritte sfruttano un linguaggio che non è fotografico per incrementare l'efficacia di un messaggio che fotografico dovrebbe essere oppure quando attraverso le immagini di altri è come se raccontassero usando "le frasi di un altro". Quando queste due componenti sono la parte principale dell'immagine, questa secondo me non funziona. Questi due aspetti, invece di rafforzare il messaggio della fotografia, trovo che lo indeboliscano.
Ho la ragionevole certezza che questa difficoltà a leggere positivamente questo genere di immagini non sia solo un mio limite.
Credo che se si vuole parlare di quanto siano invasivi i cartelloni, le figure e i messaggi pubblicitari all'interno dello sfera personale ed intima delle persone di oggi, ci sono probabilmente modi per farlo usando immagini che nella sostanza sono prodotte da chi racconta. E perché no, magari anche una piccola serie.

Un saluto.
Pierfranco

Grazie Pierfranco!