Close Enough Photographers

Budapest, 2017
Nikon FM - Nikkor Ai 50/2


NOTA
Questo forum si prefigge di valorizzare l'immagine fotografica e la sua lettura critica, senza indulgere in sterili glorificazioni dell'attrezzatura in quanto tale. Allo stesso tempo, però, dobbiamo considerare che questo non è un forum di semiologi, questo è un forum di fotografi.
I fotografi sono sempre molto interessati all'attrezzatura, non fosse altro che una fotografia non esiste senza la fotocamera che l'ha prodotta. E sappiamo bene che ogni fotocamera e ogni obiettivo hanno un carattere loro proprio.
Penso dunque che in fondo, per noi fotografi, una fotografia senza i dati di scatto possa a volte rappresentare un messaggio monco. Perché la fotografia non è copiare la realtà, è "crearla". In questo processo la fotocamera ha una parte importante.
E, lo sappiamo bene, l'una non vale l'altra.
Non parlo certo delle differenze, spesso solo ideologiche, tra marche, ma mi riferisco a quel particolare rapporto che si crea tra il fotografo e la propria attrezzatura (rapporto anche affettivo), una complicità creativa spesso fondamentale nella realizzazione di una  fotografia.
Per questo, penso che possa essere opportuno, quando lo si ritenga utile o se ne abbia il piacere, di indicare anche qualche dato tecnico relativo allo scatto proposto.
Questo non deve diventare un obbligo, ovviamente, ed è lasciato alla libera determinazione di ciascuno.
Ancor più ovvio è l'auspicio che questa apertura alla componente tecnica non debba mai dar luogo a "guerre di religione". Ma ho troppa stima dei miei compagni di forum per temere che ciò possa accadere.

... no a una guerra di religione, ma lo scatto a pellicola è per me una religione a se', anche se fotografo prevalentemente in digitale.
Per me la differenza e più qui che nello strumento, dove le affinità per lo più restano nella sfera del tattile, mentre la materia mi porta a valutazioni "al di fuori di me" come quando, apprezzando la pittura, prediligo l'olio alle altre tecniche.
In questa Tua fotografia, per l'osservatore, il fascino è materico; quello che hai provato nello scatto, maneggiando la Nikon, resta nella sfera delle Tue sensazioni e non è trasmesso, anche se ha influito nella sensibilità del risultato.
Per la mia esperienza, (non necessariamente condivisibile .. ) vorrei a posteriori che tutte le mie foto migliori in BN fossero passate attraverso l'argento, anche se riconosco al digitale di avermi concesso molte opportunità.
Con questo, ben vengano riferimenti all'attrezzatura usata, se non altro per discernere, scartandole, attrezzature che danno un risultato non soddisfacente alle proprie aspettative; ma quanta attrezzatura resta desiderabile !

Grazie Andrea!

Concordo anch’io con Andrea nella predilezione del bianco e nero “materico” dell’argento rispetto a quello digitale.
Tornando al bel Danubio grigio della foto, in questo caso mi pare che la citazione della fotocamera e dell’obiettivo usato nella ripresa non aggiunga granché nella fruizione o comprensione dell’immagine.
Essa mi pare infatti e mi scuso anticipatamente se invece sbaglio. manipolata successivamente con vignettatura ed una sorta di “impastamento”, che non credo siano caratteristiche di un’ottica di pregio quale quella usata.

Grazie Marco!
Scusa se mi cito: "(...) mi riferisco a quel particolare rapporto che si crea tra il fotografo e la propria attrezzatura (rapporto anche affettivo)" .
L'indicazione di fotocamera e obiettivo, in questo caso, non è certo votata alla dimostrazione di chissà quale proprietà specifica (cosa sempre abbastanza aleatoria nelle jpeg compresse, ma suppongo che altri più "tecnici" di me possano farlo), ma - appunto, come da citazione - per un particolare legame sentimentale che riguarda me, quell'attrezzatura e quella situazione.
La vignettatura, come sai, è una invariante delle mie foto, spesso accentuata in PP (tranne forse che nelle Holga, che ne hanno tanto di loro), non c'entra certo con l'obiettivo. C'entra invece il fatto che, forse, questa foto non l'avrei fatta con un'altra ottica. Vuoi per la focale (non uso spesso il 50), vuoi per la particolare scintilla che quel sistema meccanico/umano in quel momento ha fatto brillare, una risonanza intima che mi ha portato a trovare un'armonia nell'apparente "non bellezza" del nebbioso e umido inverno ungherese.

grazie a te Carlo, per le ulteriori delucidazioni sulle tue motivazioni, fondate pare allora più su un'affinità istintuale che tecnico strumentale, il ferro del ponte e quello della analogica meccanica, ora vedo il nesso e ci sta

Non ero risalito a questo collegamento, ma ci sta perfettamente.
Grazie!

mi piace molto...

otto.

Grazie Otto!