Close Enough Photographers

Contax T, Tmax 400 in HC-110 B, Nikon LS4000


Ringrazio Enrico che mi ha pazientemente accompagnato per la borgata a molestare gli autoctoni

per citare il grande Nanni Moretti: "Be' Spinaceto... pensavo peggio... non è per niente male"

La bimba col lecca lecca meriterebbe un premio, non fosse per la figura impallata dietro. Te ne do uno io, personale, per il tuo contributo alla lotta contro l'oscurantismo peloso che affligge questi nostri tempi paranoici.
L'ultima si discosta dagli stretti cliché della "street". La trovo vagamente giacomelliana. È la mia preferita.

Ciao Alessandro, bravo come al solito, mi piace in particolare la bambina col lecca lecca, meno quelle al mercato, che mi sembrano non aggiungere nulla al racconto del quartiere. Un saluto.

Grazie a tutti per il passaggio!

pier maria lorenzi ha scritto: ↑

mar apr 09, 2019 11:21 am

Ciao Alessandro, bravo come al solito, mi piace in particolare la bambina col lecca lecca, meno quelle al mercato, che mi sembrano non aggiungere nulla al racconto del quartiere. Un saluto.

Ti ringrazio, Pier Maria!

Il mercato meritava di essere rappresentato - al di là della specificità dei personaggi e dell'ambiente un po' anacronistico - per essere l'unico luogo del quartiere in cui la presenza umana, altrimenti eccezionalmente rarefatta malgrado l'estrema concentrazione di alloggi e automobili nello spazio, appariva connotata da elementi di socialità.
In altre parole: quello che normalmente appare più comune e scontato, lì è proprio il contesto più insolito.
Forse avrei dovuto fin da subito sforzarmi per illustrare un po' meglio a parole ciò che ho osservato, in modo da facilitare la lettura delle immagini, ma onestamente non mi viene naturale.

Mi riprometto di tornare a Spinaceto o in quartieri analoghi della capitale con più tempo a disposizione per approfondire la natura di questi luoghi unici.
Sperando di rifarlo con la sapiente guida e la sempre piacevolissima compagnia di Enrico, fine conoscitore del tessuto sociale romano e della sua evoluzione storica.

Non so bene perché. Alessandro, ma questa tua serie mi convince meno di altre tue prove. Forse per mia carenza. le foto qui le leggo staccate e isolate le une dalle altre, non riesco a farmi un’idea “narrativa” del luogo, come se mi mancasse un filo conduttore.
Non è che eri troppo preso dalla sorpresa del luogo a te sconosciuto o forse anche del nuovo strumento fotografico che avevi tra le mani ? Devi senz’altro ritornarci e approfondire, immergerti nell’atmosfera.

Complimenti per il bellissimo reportage, frutto di grande sensibilità e attenzione rispettosa, Un saluto. Lorenzo

Grazie, Marco e Lorenzo!