Close Enough Photographers

L'uomo vivo, 2019

Grazie per l’augurio, anche se attraverso un’immagine non certo solare e di rinascita.

Parliamone...

Carlo Riggi ha scritto: ↑

sab apr 20, 2019 12:19 pm

Parliamone...

Si, certo.
La psicologia della visione, oltre che complessa è anche molto soggettiva ed io qui anche se vedo la luce sullo sfondo, per organizzazIone spaziale-strutturale dell’immagine, soggetto e tecnica usata, non riesco a provare emozioni positive.

Nel rispetto della soggettività, io trovo un motivo di speranza nel fatto che qualcuno, nel degrado più totale, abbia trovato l'ispirazione per fare un murales, lasciare un gesto d'arte, una traccia di sé, un segno che l'uomo, nonostante tutto, è ancora vivo.

Grazie Carlo e buona Pasqua a voi tutti! Senza dubbio, l'uomo è vivo ma - e in qualche modo faccio mie le considerazioni esposte da Marco - è anche ...nero e questo, dal nostro punto di vista occidentale, ha un impatto a livello percettivo diciamo non favorevole... Un saluto Lorenzo

Caro Lorenzo, è un male che esistano gli scritti di Cioran, Schopenhauer, Baudelaire, Houellebecq?
Io penso che sia motivo di speranza quando un artista sceglie di raccontare il mondo, anche quando questo è disastrato. La capacità rappresentativa è il segno che l'uomo è vivo.
D'altra parte, come si sa, io sono assai più interessato al dito, che non alla luna.

Grazie! Un caro saluto
Carlo

... Il Mistero resta l'essere, qualsiasi esso sia e la necessità di raccontare qualcosa.
In questa goccia nera, che prende forma, c'è anche il mistero di Pasqua e visto il tipo di messaggio :
Buona Pasqua a Tutti !

Grazie Andrea!

Carlo Riggi ha scritto: ↑

sab apr 20, 2019 6:42 pm

Caro Lorenzo, è un male che esistano gli scritti di Cioran, Schopenhauer, Baudelaire, Houellebecq?
Io penso che sia motivo di speranza quando un artista sceglie di raccontare il mondo, anche quando questo è disastrato. La capacità rappresentativa è il segno che l'uomo è vivo.
D'altra parte, come si sa, io sono assai più interessato al dito, che non alla luna.

Grazie! Un caro saluto
Carlo

No Carlo, chiarisco: io non sto discutendo nè tanto meno contestando la forza rappresentativa, ci mancherebbe altro.. Dico soltanto che pesa, più o meno consciamente, come un pregiudizio, nella lettura del quadro il significato che da questa parte del mondo si attribuisce di solito al nero (chiusura d'orizzonte, segno di conclusione della vita...). Lo stesso pregiudizio avrebbe condotto a "leggere" prospettive di cambiamento, redenzione ecc. nella stilizzazione di una figura in bianco su sfondo scuro... Insomma mi sono soltanto voluto improvvisare semiologo e me ne scuso perchè non è il mio mestiere.

Ma no, il tuo è un discorso interessante invece!
Quello che voglio dire io è che il motivo di speranza, per me, non è tanto nel murales, ma nel fatto che qualcuno lo abbia realizzato.
Il dito, appunto, più che la luna.

Buona Pasqua
Carlo