Close Enough Photographers

Ciao a tutti da un fine settimana di inizio maggio. Un saluto.

wow...interessantissima interpretazione del tuo sguardo, mi fa venire in mente la poetica di James W. Delano per la resa vaporosa, ma qui il doppione riesce a dipanarla svelando e rivelando...

otto.

Come una canzone di Paolo Conte.
Qualcosa di reale come punto di partenza, poi un volo nella fantasia, immaginazione e suggestione interiore.

Evidentemente evocativa ai massimi livelli, viste le reazioni degli amici. A me fa venire in mente Pellizza da Volpedo. Raddoppiato: L'ottavo Stato...
Buona foto, ottimo slancio creativo.

la tua visione seduce costantemente l'osservatore. Questa volta è il turno dei turisti vestiti da fantasmi nella nebbia (o nel nebbiolo?)

Ciao Pier Maria,
per me questa é una delle migliori di questa tua nuova stagione creativa.
Sono curioso di sapere come gestisci la fase di ripresa ovvero come ti regoli in termini di previsualizzazione del risultato.
Inoltre non mi dispiacerebbe qualche informazione di natura tecnica, attrezzatura, pellicola, sviluppo ecc.(ebbene si, lo ho detto !).

Grazie a tutti, per Enrico: la macchina è una Olympus pen mezzo formato, quella piccola, la prima del 1959, pellicola fomapan 400, filtro grigio, HC110, minimale come peso e ingombro, quindi sempre al fianco, la previsualizzazione si riduce alla voglia di sperimentare e alla curiosità di vedere cosa salta fuori, e al divertimento che ne deriva. Un saluto.

bella,ance a me ricorda il famoso dipinto.