Close Enough Photographers

Napoli,museo della follia.

Omaggio a Carlo.

omaggio e sfida al tempo stesso, vediamo cosa ne dice il dedicatario

La sedia vuota è un oggetto psicoanalitico d'eccellenza. Il panorama aperto sulla follia è uno sguardo ad un tempo prospettivo e introspettivo. La sedia è occupata a turno da uno dei personaggi di questa nostra gruppalità interna, che sostiene per un tempo (45 minuti?) il peso di una ideazione irrefrenabile e delirante, per poi cedere il posto a un altro interlocutore, che regga le redini ancora un po' e contribuisca a indirizzare il pensiero verso una dimensione di passione sostenibile.
È poi così diverso dal mestiere del critico fotografico? Anche in questo forum, in fondo, non facciamo altro che alternarci su una sedia vuota a rimirare i volti della nostra follia creativa, identificandoci per un po' nelle sue varie espressioni. Una pratica "pericolosa", che può diventare entusiasmante ed evolutiva, a patto di non esercitarla da soli.
Grazie Maurizio!

Mi sembra un museo di gran cattivo gusto, finanche un po' razzista e con l'accentuazione eccessiva di tematiche lombrosiane, per la modalità di esecuzione delle fotografie "segnaletiche".
Ottima la tua immagine,invece, nella sua strordinaria semplicità. Bravo Maurizio

Grazie a tutti.
E' allestito in una vecchia chiesa di Napoli ma credo sia itinerante. Molto inquietante..Comprende anche opere di Goya,Ligabue ed altri,oltre ad uno scarno resoconto dell'approccio medico dell'epoca alle psicopatologie ed ai manicomi,anche con lettere "al direttore" di reclusi apparentemente sani,almeno a giudicare da quello che gli scrivevano,quasi certamente ignorate...
In video anche riferimenti al lavoro di Berengo Gardin ed altri fotografi sul tema.