Barcellona PG, 2019
- Carlo Riggi
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Re: Barcellona PG, 2019
Qui si narra di un oggetto chiamato divano immerso nella natura. Senza più fruitori diretti; solo spettatori. E' ancora indice di un rapporto funzionale-di servizio del quale potrebbe farsi memoria, ma strutturalmente è destinato allo smaltimento. Metafora della nostra condizione. Fosca come il bianco e nero che alimenta questa bellissima immagine. Complimenti Ciao Lorenzo
- MarcoBiancardi
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Re: Barcellona PG, 2019
Il sofà dello psicanalista? Vecchi ferri del mestiere abbandonati, in un'atmosfera cupa e opprimente.
- Carlo Riggi
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- Carlo Riggi
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Re: Barcellona PG, 2019
Grazie Marco! No, i divani degli psicoanalisti hanno fogge diverse.
Ciao
Carlo
Carlo
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Re: Barcellona PG, 2019
Bravo Carlo, davvero i toni cupi fanno questa immagine, la contrapposizione fra l'idea di armonia che un lussureggiante fico d' India richiama alla mente e il divano abbandonato funziona bene. Un saluto.
- Carlo Riggi
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Re: Barcellona PG, 2019
non è la prima volta che ci mostri un divano che dorme sotto le stelle...
qui l' accostamento tra un qualcosa di morbido ed accogliente e la pianta rigogliosa e pungente pone riflessioni sulla bellezza di oggetti che vivono di propria fascinazione in base al contesto in cui vengono osservati.
L' antitesi tra la pianta ed il divano, ognuno in un ambiente opposto a quello ideale per esaltarne la propria bellezza, almeno nell' immaginario comune (natura incontaminata per la pianta e abitazione confortevole per il divano) crea proprio un cortocircuito visivo ed il bello si reinventa perché la pianta mostra nella sua magnificenza una propria energia vitale mentre il divano trasuda di quel "vissuto" che attira molto lo sguardo...
forse una contrapposizione già sperimentata ma ben realizzata in questa immagine che fa leva anche di una composizione molto curata e che lascia poco spazio alle critiche.
otto.
qui l' accostamento tra un qualcosa di morbido ed accogliente e la pianta rigogliosa e pungente pone riflessioni sulla bellezza di oggetti che vivono di propria fascinazione in base al contesto in cui vengono osservati.
L' antitesi tra la pianta ed il divano, ognuno in un ambiente opposto a quello ideale per esaltarne la propria bellezza, almeno nell' immaginario comune (natura incontaminata per la pianta e abitazione confortevole per il divano) crea proprio un cortocircuito visivo ed il bello si reinventa perché la pianta mostra nella sua magnificenza una propria energia vitale mentre il divano trasuda di quel "vissuto" che attira molto lo sguardo...
forse una contrapposizione già sperimentata ma ben realizzata in questa immagine che fa leva anche di una composizione molto curata e che lascia poco spazio alle critiche.
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- Carlo Riggi
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