Vi ringrazio amici, per i commenti e la pazienza di avermi seguito in questo mese.
Ha ragione Enrico, sono più pignolo di quel che do a vedere.
Lo stesso, non ho programmato la serie in anticipo, lasciando il più possibile all'estemporaneità di condurre il percorso, ovviamente con qualche foto di riserva per l'occorrenza.
Nella serie ci sono approcci diversi tra loro, da qui l'indicazione di "cartoline". Non voleva essere una serie omogenea, ma il riflesso del mio modo di guardare, e quindi di concepire la fotografia. Ci sono immagini più classiche, di più marcata costruzione bressoniana, e altre più transfigurative. Lo stesso, spero che si noti una certa coerenza autoriale, pur nelle sue diverse declinazioni.
Non mi interessava chiudere con il botto, ho scelto un'immagine che aprisse a diversi significati, di accoglienza, come ha individuato Andrea, ma anche di ripartenza, nello stile che comunque più rappresenta la mia produzione attuale. La mancata perfetta simmetria, così come gli accidenti del fotogramma, sono parte della visione che mi caratterizza ormai da tempo. Non so se si tratti di una visione malinconica, trama che sembra avere individuato Marco, ma certamente ha a che fare con quella presa di distanza dalla "bellezza" che perseguo da qualche anno.
A conclusione di queste note, vi infliggo il breve scritto che ho preparato per il gruppo facebook di Fotografia Transfigurativa. Un gruppo al quale, pur cosciente delle vostre idiosincrasie per facebook, vi inviterei ad avvicinarvi, anche solo da spettatori.
Grazie ancora!
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La prima cosa che ti insegnano in Comunicazione è che il messaggio deve essere modulato tenendo in stretta considerazione il destinatario e il contesto.
Bene, questo non vale per l’arte!
Quando si fotografa non si dovrebbe mai tener conto dell’interlocutore, a meno di non assumere che l’interlocutore siamo noi stessi (e a meno che ci sia un committente pagante, ma questo è un altro discorso).
La mia serie agostana è stata pubblicata, oltre che su FB, anche sul forum “Close Enough Photographers”, uno spazio animato da fotografi esperti e molto critici. Un pubblico ampio, dai gusti molto diversi, difficile accontentare tutti. Sciocco provarci.
Quando parlo della mia battaglia contro la bellezza e del mettere in conto un certo grado di disadattamento mi riferisco a questo. L’artista deve seguire la propria visione, filtrare attraverso la propria sensibilità, affrontare la concreta possibilità di non piacere.
L’opera non deve compiacere, deve mobilitare, perturbare il sistema, provocare. Non per spirito di antagonismo, ma perché mettere a nudo le proprie emozioni significa toccare quelle degli altri, non sempre pronti a concederlo.
L’artista non è quasi mai contemporaneo, qualche volta è “futuro”, sfugge agli schemi precostituiti da fruitori e critici, e se è dotato di capacità evocativa la sua opera lascia sempre una domanda, un dubbio, un mistero.
Ma l’artista non deve confondere. Il fruitore deve poter riconoscere nelle sue opere un percorso entro cui ritrovarsi. La sua proposta deve essere coerente, possedere un agibile codice di accesso, non può variare come una banderuola al vento in cerca di gradimento dell’uno o dell’altro interlocutore. Per questo il successo è insidioso, perché crea aspettative e la tentazione da parte dell’autore di assecondarle.
Pubblicare una foto inedita al giorno per un mese non è uno scherzo. Almeno non lo è stato per me, che scatto poco, tanto più in questo periodo di luce ostica.
E’ la terza volta che faccio questo “giochino” agostano, a intervalli di due anni, alla fine dicendo ogni volta “mai più, troppo faticoso”… Poi ci ricasco, perché è comunque una sfida stimolante. Le ho chiamate cartoline un po’ per mettere le mani avanti, ma soprattutto perché il mio intento era di tenere in esercizio lo sguardo e mantenere un contatto quotidiano con i miei paesaggi, mettendo comunque in conto che le foto non avrebbero avuto il tempo giusto per sedimentare prima di essere esposte.
Arrivare alla fine mantenendo un livello accettabile è una soddisfazione. Ringrazio quanti mi hanno seguito giorno dopo giorno sulla mia pagina.