Close Enough Photographers

Nel giorno in cui il suolo dell'eterna silenziosa luna soffrì l'impronta di mortali.

La foto è bella, ma la piccola didascalia la fa ancor più decollare. Pensare che, mentre questa signora trascorreva nella totale indifferenza la sua routine quotidiana, il mondo viveva un momento di epocale pregnanza, dà una sensazione e una forza straordinarie a questa foto. Perché le parole servono, a volte, anche quando le foto sono validissime di per sé.

bel ritratto candid, ma non ritengo che la coincidenza con la fatidica data indicata in didascalia aggiunga nulla, perchè è un dato che dalla foto non traspare; non dubitiamo certo che sia così come dici, ma allora lo stesso valore aggiunto varrebbe per tutte le foto scattate sul pianeta Terra quel 20 di luglio del 1969.
Potente ed efficace sarebbe stato ritrovare nel fotogramma qualche indizio, forse un ritaglio di giornale, il volto di Tito Stagno sullo schermo di un televisore acceso...

Vi ringrazio dei vostri commenti, appropriati entrambe da diversi punti di vista.
In questo caso ,Marco, devi accontentarti del fatto che il tramite tra i due avvenimenti sono io stesso, che giravo per le strade deserte mentre la gente era tutta a casa e nei bar a incollata ai televisori.

Bella la foto. Con un sapore antico. Un giorno importante per l'umanità,ma che poco importa alla donna intenta alla vendita delle sue cose che le permettono di tirare avanti e di sopravvivere ,intanto,qui su questa terra. La didascalia,in questo caso,a me è servita.

ottimo spunto di riflessione, ho tirato un grosso sospiro di sollievo dopo essermi documentato superficialmente, avevo temuto al peggio, un brutto terremoto od un eruzione vulcanica, invece era solo una grossa balla mediatica...

otto.

Anch'io come Carlo trovo che la tua didascalia ci stia. L'immagine si sostiene comunque, per la forza espressiva del soggetto sorretta da un bianco e nero vigoroso. Un saluto Lorenzo

Grazie Maurizio, Otto,Massimo e Lorenzo