Close Enough Photographers

Ecco alcune street recentissime (sono tornato a fotografare gli umani). Anche qui con l'azzardo di una pellicola lenta e con diaframmi fatalmente chiusi (apertura max 4,5). Esposizione molto imprecisa colta al volo.Grato per ogni commento ed osservazione. Un saluto. Lorenzo

Efficaci immagini in presa diretta.

Molto belle. Questo è il Lorenzo che prediligo.

Sono molto belle.
Provo a riferire una sensazione. La serie fa emergere un tratto comune (e abbastanza diffuso nelle fotografie di Ballarò), cioè quelle di avere come soggetto centrale il "buco". E' come se ci si muovesse dentro al budello e la vita passasse intorno, collaterale, quasi clandestino. In fondo sarebbe anche una buona metafora del posto, della sua identità sfrangiata, marginale e transitoria. Fotograficamente, però, alla lunga risulta ridondante.
Non so se mi sono capito ©.

Ciao Lorenzo, commento solo ora, scusa il ritardo. Mi riferisco a tutte le foto che hai recentemente mostrato, fatte col 15mm. Mi piace sia la naturale vignettatura ai bordi che il flare che la luce si porta dentro, anche il mosso generato dai tempi non brevissimi ci sta bene, queste al mercato mi appaiono un po' casuali, rendono bene il moto delle persone nel lungo corridoio, mancano forse nel focalizzare l'attenzione su un soggetto forte, probabilmente andavano tutti di corsa. E concordo sulla considerazione di Carlo. Un saluto. Pier Maria

mi piace in particolar modo la prima per quel fumo che copre parzialmente la persona sullo sfondo, l' auto azzoppata, il furgoncino traboccante, la strada senza via d' uscita, tutto inamovibile e sbiadito in un clima ovattato che rende vaporosa la presenza fuggente dell' anziana signora.....resta un senso di sovrapposizione come se la figura si fosse intromessa davanti ad uno schermo o ad un manifesto di una scena già vista e che fatica ad affiorare dalla memoria, una presenza che distrae da quel ricordo irraggiungibile ma che dona la consapevolezza di essere l 'elemento trainante di una raffigurazione che non le appartiene...

otto.

Grazie agli intervenuti per l'attenzione e i commenti molto stimolanti. Concordo con Carlo e Pier Maria: come può il fotografo che si cimenta con la street a Ballarò, luogo da anni "abusato" fotograficamente al di là del folclore per la sua caratteristica di essere uno dei pochi mercati autentici rimasti in città, sottrarsi al rischio di un risultato calligrafico e stereotipato? Se non può far rivivere quel reticolo ineffabile di sensazioni, odori, suoni, colori, sguardi, contatti ravvicinati che ne ha costituito la linfa vitale e che oggi è come prosciugato? Forse avrebbe più senso una ritrattistica "ambientata" su base consensuale per fare emergere l'anima ferita e dolente di una variopinta umanità. Forse... Sarebbe molto bello anche come segnale di speranza... Un caro saluto. Lorenzo

Fallo Lorenzo, ormai sarai diventato una presenza nota e accettata, pensa che bello, magari con una biottica sorridendo alla persona ritratta intanto che vi guardate l'un l'altro, lentamente. Credo ti divertiresti molto. Un saluto. Pier Maria