Pasquetta, 2021

[Carlo Riggi]

[MarcoBiancardi]

Accostamento inconsueto di due oggetti, un’altalena e una barca, entrambi abbandonati e dismessi. Un accostamento visuale che apre un mondo di suggestioni, che il fotografo ha intuito, visto, elaborato e ben proposto. Ora tocca all’osservatore far dondolare quell’altalena e far navigare quella barca nel proprio mondo interiore di memorie e fantasie. Chissà, forse il ricordo di una pasquetta passata, felice e piena di vita, o il desiderio di una futura, quando tutto questo che viviamo sarà passato.
Dal punto di vista strettamente compositivo dell’immagine trovo che l’impatto visivo sarebbe stato forse più intenso se i due elementi fossero un poco più discosti, ma mi accorgo che visto il dato reale ciò non sarebbe stato possibile nemmeno variando inquadratura e angolo di ripresa.

[Carlo Riggi]

Grazie Marco!
Approfitto della tua bella e attenta disamina per dire due cose su questa foto. Vero che una composizione più canonica avrebbe richiesto una maggiore distanza tra i due soggetti. Sarebbe stata una visione più distesa e rilassante, oltre che più corretta sul piano dell'equilibrio tra le masse. Ma a me piace questo farsi coppia dei due elementi, rimasti da soli in questa Pasquetta (la foto è di qualche giorno fa, in verità) a giocare tra loro.
Probabilmente, se le condizioni lo avessero permesso (come bene hai notato, sarebbe stato difficile senza sovrapporre l'altalena al cespuglio) avrei fatto una composizione più canonica (non avrei saputo resistere alla "bellezza"), e forse l'immagine avrebbe perso qualcosa della sua evocatività. La cui centralità, comunque, a parte la coppia, credo derivi soprattutto dalla elisione della parte superiore dell'altalena, che così sembra calare dal cielo, rafforzando il senso di sospensione e attesa.
Non si dovrebbero fare critiche così articolate alle proprie foto, ma qui siamo fra pochi e fidatissimi amici.

[otto]

mi piace la chiazza chiara dell' erba calpestata, le frange vegetative mosse dal vento ed in particolare quella piccola goccia d' acqua sul bordo dell' altalena...

credo che il punto di forza di questa penetrante immagine sia proprio la vicinanza dei due elementi che creano una piacevole dissonanza tale da attirare maggior attenzione rispetto ad una costruzione compositiva da cartolina (nel senso di tutto al posto giusto) che si sarebbe voluto vedere per appagare un background visivo consolidato nel tempo...

avrei voluto vedere tutto l 'insieme più statico per enfatizzare quel senso di attesa ed oblio dei soggetti vicini, invece percepisco un sottile movimento dell' altalena quasi a rimarcare un ulteriore dissonanza tra chi può galleggiare nell' acqua varcando possibili confini ma è incatenato sull' erba e chi può galleggiare nell' aria senza andare lontano, mosso dal vento come le foglie e le grida infantili...

otto.

[Carlo Riggi]

Grazie Otto!

[MarcoBiancardi]

....
Non si dovrebbero fare critiche così articolate alle proprie foto, ma qui siamo fra pochi e fidatissimi amici.

Questo è poco, ma sicuro!
E poi ogni scarrafone...

[g.renieri]

Molto bella. Non la vedrei male con toni meno cupi, alleggerendo un pò la vignettatura. Complimenti!

[Carlo Riggi]

Grazie Giacomo! Sui toni ok, sulla vignettatura invece decide la Holga.

[pier maria lorenzi]

Ciao Carlo, mi piacciono molto la resa della Holga e i toni di grigio e condivido quanto detto dai miei predecessori, magari mi sarei divertito anche con un omaggio surrealista, facendo sedere la barca sull'altalena e avvicinandomi un po', giusto per sorridere di questi tempi. Un saluto. Pier Maria

[Carlo Riggi]

Grazie Pier Maria!

[Lorenzo]

Ciao Carlo, molto ben riuscito l'effetto di sospensione: a me sembra una stadera il cui piatto (la barca) è schizzato via. Come a segnare un disquilibrio, diciamo strutturale..., di parti irrimediabilmente scomposte. Un saluto. Lorenzo

[Carlo Riggi]

Grazie Lorenzo!

[Danio Cabrini]

Ciao Carlo...concordo con i commenti che mi hanno preceduto...
Avrei tentato anche uno scatto con l'altalena in movimento...
Chissà, forse ci hai pensato anche te...
Danio

[Carlo Riggi]

Grazie Danio!