Close Enough Photographers

Refettorio e chiosco sullo sfondo

Ciao Giacomo, anche qui una perfetta leggibilità dei particolari architettonici, e non era facile; come disposizione degli elementi ricorda la prima, qui però forse ci si perde un po', troppi umani da vedere che attirano attenzione senza essere abbastanza forti da meritarsela.

pier maria lorenzi ha scritto: ↑

lun set 16, 2024 12:22 pm

(...) qui però forse ci si perde un po', troppi umani da vedere che attirano attenzione senza essere abbastanza forti da meritarsela.

La tua osservazione critica è molto costruttiva. Questa foto non convince pienamente neanche me, ma non so bene perchè. Per questo motivo l'ho pubblicata, confidando nel vostro prezioso contributo. Grazie Pier Maria.

Luogo meraviglioso che mi piacerebbe tanto poter rivedere a distanza di molti anni. Trovo la composizione ben bilanciata con un ottimo equilibrio delle masse e dei vuoto/pieno: la figura umana di spalle a sinistra trova pendant nella zona bianca sul lato destro; le figure umane incorniciate sullo sfondo appaiono ideale prolungamento individuale della folla che appare nella tela in primo piano. Purtroppo le mie scarse conoscenze mi impediscono di definire esattamente la scena rappresentata ( san Giusto o San Romualdo?). Complimenti. Un saluto. Lorenzo

Lorenzo ha scritto: ↑

mar set 17, 2024 6:44 pm

(...) ( san Giusto o San Romualdo?). (...)

Dovrebbe essere San Giusto, patrono di Volterra. Grazie Lorenzo per il commento.

coerente con lo scatto precedente per l' uscio un po mimetizzato tra gli affreschi o le nicchie, trovo preziose le figure umane oltre l' uscio ad aumentare una tridimensionalità giocata su più piani che creano un piccolo effetto matrioska...
non mi convince la figura di spalle in angolo che assieme al cavalletto rompe un po la magia dei rimandi associativi tra le figure umane nell' affresco e quelle nella sala adiacente.

otto.

Grazie Otto

Ciao Giacomo, quanto avrei da dire é stato già ben rappresentato da otto, nulla da aggiungere.

Tre piani successivi di lettura, tre storie ben assemblate in un equilibrio mirabile.

Grazie a Otto e a Marco