Close Enough Photographers

... avrebbe potuto incontrare un pittore; intanto ha incontrato un fotografo (il che rende ancora possibile incontrare il pittore ... )
Bella !

Andrea Podesta' ha scritto: ↑

mer mar 14, 2018 9:12 am

... avrebbe potuto incontrare un pittore; intanto ha incontrato un fotografo (il che rende ancora possibile incontrare il pittore ... )
Bella !

Evidentemente c'è un collegamento pittorico, quella di Andrea è stata la mia identica impressione. Forse Vermeer?

Forse gli occhi non sono a fuoco quanto il riccio, ma bucano lo stesso con la loro struggente melodiosità. Deliziosa!

Carlo Riggi ha scritto: ↑

mer mar 14, 2018 3:32 pm

Forse gli occhi non sono a fuoco quanto il riccio, ma bucano lo stesso con la loro struggente melodiosità. Deliziosa!

Grazie, Carlo.
È raro che nelle mie foto di musica il fuoco non sia intenzionalmente sullo strumento, l’elemento materico.
Il musicista è come la musica in parte inafferrabile.
Grazie anche a Andrea e a Sergio.

Grazie Sergio!
Mi ritiro in buon ordine, davanti all’arte vera, con la maiuscola.

Vabbé, con Vermeer è confronto impossibile per chiunque, non fosse altro che per la fama planetaria ed eterna del paragone.

La foto di Marco però è ottima; e la bambina ha un'espressione davvero profonda.

Forse anche a me sarebbe piaciuto, più classicamente, il fuoco sugli occhi.

Ciao Luciano

Per quel che vedo io, gli occhi sono perfettamente a fuoco, come il ricciolo.
Penso comunque che una eccessiva attenzione al dettaglio formale non sia completamente coerente con lo spirito di questo bellissimo luogo.

Grazie, Luciano
Grazie ancora, Sergio

Sergio Lovisolo ha scritto: ↑

mer mar 14, 2018 8:39 pm

Penso comunque che una eccessiva attenzione al dettaglio formale non sia completamente coerente con lo spirito di questo bellissimo luogo.

Quale luogo Sergio? Il forum?
Se è così non sarei d'accordo.
Il contributo di sensibilità diverse è sempre arricchimento per tutti, o no?

Vedo che qui vengono spesso valorizzate foto che violano creativamente le regole. Benissimo.
Ma perchè foto che raccontano anche rispettando le regole dovrebbero essere meno degne di cittadinanza?

Tu sei un fotografo fantastico ed espertissimo, e sono certo che hai lavorato e sudato per ottenere scatti tecnicamente inappuntabili.
Per poi magari allontanarti dalla perfezione quando hai sentito che ciò potesse rinforzare ciò che volevi trasmettere.

Anche il Manzoni scrisse 'quelli che soffrono bisogna pregar per loro'.
Ma la grammatica la sapeva.

Come te.
Come Carlo.
Come quasi tutti qui.

Decidere di usare un anacoluto va bene, ma se uno dice "avrei preferito una frase in italiano perfetto" credo sia un parere pari-dignitario.

Con amicizia

Ciao. Luciano

Caro Luciano,
sono perfettamente d'accordo.
Le foto che rispettano le regole (ma quali regole?) hanno lo stesso diritto di cittadinanza delle altre.
Ce ne sono di validissime e di meno valide indipendentemente dai diversi aspetti formali.
In realtà è il richiamo alle regole, prese per sé, quello che tende ad escludere se eccessivamente insistito.
Hai presenti certamente alcuni di quei -peccato però che- di fronte a foto altrimenti estremamente valide. (naturalmente, chi è senza peccato...)
In questo caso, il fuoco sugli occhi, che non mi sembra affatto possa essere considerato uno dei "difetti" della foto.
Veniamo al Manzoni. La frase riportata, purtroppo, rappresenta uno dei limiti dell'autore, che mette un simile interloquire sempre nelle bocche dei personaggi umili del romanzo, nei confronti dei quali l'atteggiamento è spesso sostanzialmente paternalistico, da aristocratico nei confronti del "buon popolo".
Ma qui ci fermiamo
Grazie per le immeritatissime lodi!

luciano.xxk ha scritto: ↑

mer mar 14, 2018 9:49 pm

Sergio Lovisolo ha scritto: ↑

mer mar 14, 2018 8:39 pm

Penso comunque che una eccessiva attenzione al dettaglio formale non sia completamente coerente con lo spirito di questo bellissimo luogo.

Quale luogo Sergio? Il forum?
Se è così non sarei d'accordo.

Penso che il dettaglio formale sia uno dei componenti di una foto riuscita, sia quando lo si rispetti secondo i canoni classici, sia quando si scelga di trasgredirlo. Credo pertanto che commentarlo sia più che lecito.
A volte l'attenzione al formalismo fa velo sul valore complessivo dell'immagine, e credo che a questo si riferisse Sergio, ma non mi pare che ciò si sia qui verificato.

Grazie a tutti, molto interessante.

Sergio, ancora Manzoni, se mi consenti.
È vero che si coglie aristocratica condiscendenza.
Ma secondo me si coglie anche tenera nostalgia per un mondo genuino che lui sentiva non esistere più (chissà se ci venisse a trovare oggi!!)

E, se c'è amore, tutto il resto si può perdonare.

luciano.xxk ha scritto: ↑

mer mar 14, 2018 11:05 pm

E, se c'è amore, tutto il resto si può perdonare.

Questa la scolpirei su una delle pareti del forum.

Viva la Fotografia, con le sue regole e le sue trasgressioni, i suoi “anacoluti” (bello sarebbe creare la trasposizione fotografica di questo errore sintattico), viva la Letteratura . con i suoi linguaggi siano aulici, popolari o trasgressivi.
Viva tutto ciò che racconta la vita.
Viva Close-Enough, questo forum dove si inizia con una foto e si finisce a discutere tra manzoniani e anti-manzoniani.
Grazie a tutti, un po’. orgoglioso che una mia foto abbia fatto da spunto a tutto ciò.

Anche per me ricorda moltissimo il ritratto pittorico citato nei precedenti interventi.
Ciò detto lo trovo bellissimo.

luciano.xxk ha scritto: ↑

mer mar 14, 2018 11:05 pm

ggi!!)

E, se c'è amore, tutto il resto si può perdonare.

Si, ma parafrasando una frase di Milosz nel Miguel Manara, amore e condiscendenza mal si accoppiano, Luciano!

Sergio Lovisolo ha scritto: ↑

mer mar 14, 2018 5:31 pm

effettivamente l' angolazione del viso nella foto è sovrapponibile con il dipinto di Vermeer...

otto.

Grazie , Giuseppe
Grazie, Otto