D&G

[GiuseppePapale]

[MarcoBiancardi]

Mi piace, Giuseppe e se fossimo su Instagram basterebbe così.
Hai ben presentato nel formato quadrato la relazione tra la figura virtuale della pubblicità e quella reale, con il minimo comun denominatore rappresentato dagli occhiali.

[GiuseppePapale]

Marco ti ringrazio del commento

[Carlo Riggi]

Giuseppe, io non mi accontenterei.

[Sergio Lovisolo]

Giuseppe, io non mi accontenterei.

Faccio mio l'invito di Carlo. Bisogna che le correlazioni tra elementi delle fotografie diventino moltiplicatori, esplosioni di significato, e non pure coincidenze, anche se magistralmente colte al volo.

[GiuseppePapale]

Vi ringrazio del commento e dei consigli;

[GiuseppePapale]

Carlo se non ti è di disturbo eccessivo, mi piacerebbe leggere una risposta più articolata. Grazie

[Carlo Riggi]

Nessun disturbo, Giuseppe. Nel modo fin troppo laconico in cui l'ho fatto, volevo dire che un fotografo con la tua sensibilità di sguardo a mio avviso non può accontentarsi di un risultato come questo, che ripropone uno stilema ormai piuttosto battuto, e che solo un sussulto creativo o un cortocircuito di senso potrebbe rendere originale.
La signora fa doppio molto bene con la figura inanimata alle sue spalle, che ne rappresenta in un certo senso la sua icona ringiovanita, il suo ideale perduto. La foto è realizzata con maestria, colta nell'attimo giusto, gradevole da guardarsi, ma, come dicevo, viaggia su standard inferiori al tuo.

[GiuseppePapale]

Ti ringrazio Carlo.
Quello che scrivi per me è chiaro e condiviso;
Cosciente del fatto (al momento dello scatto, ma meno in fase di pubblicazione) che l'immagine proposta fosse parecchio inflazionata, non ho resistito ugualmente a coglierne l'occasione.