Close Enough Photographers

Come da copione nulla a fuoco e caduta di luce ai bordi
La scena mi sembra povera, la nitidezza di un altro tipo di apparecchio avrebbe aggiunto poco a una foto che a me dice poco.

Ferma restando la mia tendenziale scarsa affinità con la plastica, questa la capisco un po' di più.

Fatta con un bel 50 mm Nikon, o Canon, o Zeiss avrebbe mostrato una completa vuotezza di contenuto, che in questa forma, viene in qualche modo redenta a foto foriera di potenziale profondità.

E' come se il vuoto tecnico svuotasse il vuoto compositivo

Quello della Holga non è un vuoto, è un diverso linguaggio compositivo. Qui, la grammatica risulta indecisa nell'indicare agli occhi dell'osservatore quali siano soggetto, predicato e complemento, che lo scatto low fi pretende che siano un pizzico più urlati che nelle foto normali.
E' solo il secondo passo. Adelante, Elena!

Attenzione Massimo, il talebano presente in ciascuno di noi è sempre in agguato, e si insinua anche, demoniaco, in
prese di posizione antitalebane (Historia docet!M3 numero serie oltre 1.000.000 aposummicron extra tridimensionale )
Direi che in questo caso il titolo sia una sorta di avviso: pericolo, sto sperimentando....
Non entro ovviamente nel merito delle qualità della foto

Grazie a tutti per le critiche costruttive.
Volevo precisare però che queste mie prime foto con la Holga sono tutte degli esperimenti, che personalmente a volte vengono anche bene. Se voi vedete il vuoto nella foto, io ci vedo qualcosa di più, perché stavo dietro all’obbiettIvo e vedere il risultato dello scatto misterioso mi suscita sempre una piccola emozione.

Apprezzo questa tua voglia, Elena, di raccontarci le tue esperienze con questo terribile giocattolo: tienici aggiornati sui tuoi progressi (o le tue involuzioni).

Carlo Riggi ha scritto: ↑

dom mar 18, 2018 1:30 pm

Quello della Holga non è un vuoto, è un diverso linguaggio compositivo.

Infatti, stavolta ho detto il contrario.