Close Enough Photographers

La modella era, credo, in posa per un altro fotografo, cosa che a volte facilità la cattura di uno scatto candid, molto simpatico come questo, in cui anziché le atmosfere della Santa Madre Russia respiriamo un vento di occidentalizzazione.

No Andrea, questa foto non può convivere con le altre.

D'accordo con Sergio.

... vi ringrazio per la schietta presa di posizione, ma vorrei sapere perchè questa immagine, che io non esiterei a definire di "poco gusto", non rispetta il canone di ritratto, in una carellata di personaggi ripresi in Russia ...

Grazie !

Andrea, non è per il "canone di ritratto" o per qualunque altro. E' perchè le precedenti hanno in modo unitario creato un ambiente, una atmosfera culturale precisa, una relazione con un mondo solidamente ancorato alla sua storia, rispetto ai quali questa immagine mostra evidente estraneità. E' un flash fuori dal contesto che si è creato, che potrebbe certamente trovare una logica in un'altra narrazione, ma che in questa stride.

Ciò che hai fatto finora, non è una indistinta "carrellata".

Andrea Podesta' ha scritto: ↑

dom mar 18, 2018 9:18 pm

... vi ringrazio per la schietta presa di posizione, ma vorrei sapere perchè questa immagine, che io non esiterei a definire di "poco gusto", non rispetta il canone di ritratto, in una carellata di personaggi ripresi in Russia ...

Grazie !

Andrea, per me la foto è ok, stiamo guardando una serie in divenire.
Il fatto è però che molti fotografi o fruitori di Fotografia sono piuttosto “conservatori” e si aspettano di vedere immagini che corrispondano a dei clichè prestabiliti.
Russia: matrioshke, dace, colbacchi, vodka...
Un po’ come pizza, spaghetti e oh sole mio per gli stranieri nei confronti dell’Italia, insomma.
Ma la Russia cambia e accanto al vecchio c’è il nuovo, che a volte può anche essere volgare imitazione di modelli occidentali, ma anche il nuovo merita di essere documentato, di essere ritratto.

Andrea a me piace molto.

Persino il manichino, impensabile in Italia: sembra uscito dalla fantasia di Rodchenko.

Ho appena postato un 3D ispirato dalle tue foto, e non solo da quelle tradizionali, per così dire.


Ciao Luciano

Sergio Lovisolo ha scritto: ↑

dom mar 18, 2018 9:44 pm

Andrea, non è per il "canone di ritratto" o per qualunque altro. E' perchè le precedenti hanno in modo unitario creato un ambiente, una atmosfera culturale precisa, una relazione con un mondo solidamente ancorato alla sua storia, rispetto ai quali questa immagine mostra evidente estraneità. E' un flash fuori dal contesto che si è creato, che potrebbe certamente trovare una logica in un'altra narrazione, ma che in questa stride.

Ciò che hai fatto finora, non è una indistinta "carrellata".

Mi pare che anche il trattamento, qui senza alcun viraggio, segnali il cambio di registro rispetto alle precedenti. Cosa che, pur trattandosi di ritratto, la rende disomogenea all'interno della serie.

[/quote]

Il fatto è però che molti fotografi o fruitori di Fotografia sono piuttosto “conservatori” e si aspettano di vedere immagini che corrispondano a dei clichè prestabiliti.
Russia: matrioshke, dace, colbacchi, vodka...
Un po’ come pizza, spaghetti e oh sole mio per gli stranieri nei confronti dell’Italia, insomma.

[/quote]

Semplicemente incredibile.

... Vi ringrazio per le esaustive risposte e ... prometto, non lo farò più, mantenendo per questa serie, della quale proporrò ancora alcuni scatti, il clichè precedente ...

Sergio Lovisolo ha scritto: ↑

lun mar 19, 2018 7:31 am

Il fatto è però che molti fotografi o fruitori di Fotografia sono piuttosto “conservatori” e si aspettano di vedere immagini che corrispondano a dei clichè prestabiliti.
Russia: matrioshke, dace, colbacchi, vodka...
Un po’ come pizza, spaghetti e oh sole mio per gli stranieri nei confronti dell’Italia, insomma.

[/quote]

Semplicemente incredibile.
[/quote]
Sergio, niente di personale!
Ci mancherebbe.
Una mia opinione solamente, più in generale forse che nella fattispecie.
Capisco il tuo punto di vista, ti riferivi a una omogeneità delle precedenti, ovviamente. Ma anche la disomogeneità secondo me ci può stare.
Un caro saluto, con stima e libertà reciproca al dissenso.

MarcoBiancardi ha scritto: ↑

dom mar 18, 2018 9:59 pm

Il fatto è però che molti fotografi o fruitori di Fotografia sono piuttosto “conservatori” e si aspettano di vedere immagini che corrispondano a dei clichè prestabiliti.
Russia: matrioshke, dace, colbacchi, vodka...

Persino il becero conservatore che alberga in me riconosce, non senza dispiacere, che la Russia non è più solo matrioshke, colbacchi e vodka...
Ciò non toglie che il passaggio improvviso da una lunga serie di immagini calde e sognanti ad una foto fredda e iperrealistica rappresenti una discontinuità narrativa difficile da ignorare per chi stia commentando una proposta fotografica. Pur comprendendo che sempre, rigorosamente, di Russia si tratta.
Per dirla con Gregory Bateson, non si eccepiva sul Territorio, ma sulla Carta...

Certo Marco, ed infatti, cito: "Andrea, per me la foto è ok, stiamo guardando una serie in divenire."
Una sintesi perfetta ed esaustiva!
Ma sono ora convinto che la motivazione successiva non si riferiva al caso in questione,e te ne ringrazio.

Grazie Sergio
Credo che seduti a tavola e davanti a un bicchiere di vino ci saremmo spiegati meglio e chiariti subìto, senza malintesi.
Buona serata !