Mi chiamo Donata.
Inviato: lun mar 19, 2018 9:46 pm
A Photographers' Place
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secondo me se il cavo finiva sopra la collina, era un disturbo ma qui credo che sia stato sapientemente tenuto alto abbassandosi con il punto di ripresa creando un effetto cornice alla collina, con paesino annesso, sullo sfondo...
Il filo è nella mia scelta un simbolo di "intralcio" e incompresa modernità, da parte di Donata. Grazie:)otto ha scritto: ↑lun mar 19, 2018 10:05 pmmi piace molto quel filo che attraversa tutto il fotogramma, una sorta di cordone ombelicale come simbolo di appartenenza al luogo natio, una specie di filo d' arianna per non perdersi nei ricordi di un epoca passata e proseguire il proprio percorso discendente...
impeccabile a livello compositivo, applausi !
otto.
Non è una bella espressione no....ma abbiamo parlato e devo dirti che la il suo viso contratto e corrugato era come mimetizzato al contesto. GrazieCarlo Riggi ha scritto: ↑lun mar 19, 2018 10:25 pmNon mi dà particolare fastidio, anche perché mi faccio convinto che non sia un cavo elettrico, ma il filo di recinzione del campo. L'espressione di Donata non mi convince, ma il tappeto con i cani mi piace molto.
In effetti la "scenografia" (a mio avviso) è rafforzata dal cavo perché Donata abita in una frazione del mio stesso paese ma sembra provenire da un altro pianeta. Lei pascola le "sue" pecore insieme alla famiglia di cani in terreni ormai quasi tutti abbandonati, che ospitano tralicci pesanti e indispensabili.otto ha scritto: ↑lun mar 19, 2018 10:18 pmsecondo me se il cavo finiva sopra la collina, era un disturbo ma qui credo che sia stato sapientemente tenuto alto abbassandosi con il punto di ripresa creando un effetto cornice alla collina, con paesino annesso, sullo sfondo...
e poi crea davvero dinamicità all' immagine anche perché è per gran parte fortunosamente parallelo all' inclinazione del campo in primo piano, inclinazione rafforzata dalla linea che crea la fila indiana dei cagnolini, insomma non si vede neanche il traliccio quasi a voler sottolineare che Donata è il sostegno di tutta l' immagine, a mio modo di vedere senza quel filo l' immagine sarebbe un gioiello meno prezioso...
otto.
Grazie. Apprezzo molto.Massimo Della Valle ha scritto: ↑mar mar 20, 2018 12:59 pmbrava Crudi, penso che tu abbia avuto la delicatezza necessaria per entrare nel mondo di Donata ritraendo Lei ed il suo mondo così com'è, senza perturbazioni
Con o senza filo!
Grazie mille:)Andrea Podesta' ha scritto: ↑mar mar 20, 2018 7:49 am... Bella; la presenza della fotografa, influenza lo scatto, ma non guasta perchè ne caraterizza la posa ....
Il mio Borgo sì....grazie MarcoMarcoBiancardi ha scritto: ↑mar mar 20, 2018 2:56 pmBellissimo questo ritratto ambientato in cui tutto ciò che è presente nell’immagine, dal filo spinato a delimitare il campo e a sottolineare il profilo del terreno, agli animali che accompagnano la donna, al paesino sullo sfondo arroccato sulle falde della collina (natio borgo selvaggio!) raccontano di iun mondo e di un modo di vivere.