Close Enough Photographers

Più che terreno..ti addentri in acqua fino al collo..scherzi a parte..la notte l'hai colta quasi ai limiti del grafismo, il momento colto non mi arriva però.
Ciao Massimo un piacere "rivederti"

Una Venezia non convenzionale che appare attraverso bagliori e impressioni. Anche il buio è capace di rivelazioni.
L'imbarcazione non disturba, anzi. Hai mai visto il libro di Giorgio Lotti, Venezia muore?

Hai scelto un difficile cimento, la resa dell’atmosfera c’è tutta, anche se senz’altro gli espedienti tecnici per realizzare simili riprese sono perfettibili, da una più netta evidenziazione tra ciò che è statico oppure in movimento, o invece un uso più accentuato e emotivo del mosso.

Non si può dire che sia una brutta foto, ma secondo me ha un difetto di fondo, concettuale. E' un paesaggio classico, alla Fulvio Roiter, trattato alla maniera di Sluban, Nozolino o Ackerman.
Immagino questa immagine ripresa nel tardo pomeriggio, con i colori tenui della città, il merletto dei palazzi e la strisciata del barcone sul canale verdino.
Una resa come quella che ci proponi, da autore maudit, richiederebbe anche una composizione dello stesso livello. Una cosa storta, mossa, frammentata, asimmetrica... Uno spruzzo di bianchi e di neri evocativo di una qualche Venezia, non un virtuosismo da cartolina notturna.