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Il suonatore
Inviato: ven apr 13, 2018 1:54 am
da NicScogna
E poi se la gente sa,
e la gente lo sa che sai suonare,
suonare ti tocca
per tutta la vita
e ti piace lasciarti ascoltare.
Re: Il suonatore
Inviato: ven apr 13, 2018 5:09 am
da Sergio Lovisolo
Che meraviglia! l'ho guardata ascoltando il suonatore Jones, e mi sono un poco commosso.
Re: Il suonatore
Inviato: ven apr 13, 2018 8:11 am
da MarcoBiancardi
Molto bella, Nic!
Sono molto sensibile al tema dei musicisti di strada.
Questo tuo sassofonista sembra totalmente indifferente alla presenza o meno di un uditorio, come perduto tra la folla della metropoli e contrariamente al suonatore Jones di Lee Masters pare suonare solo per se stesso, per il suo amore totalizzante per la Musica.
Re: Il suonatore
Inviato: ven apr 13, 2018 9:15 am
da Lorenzo
Che bella! La musica che fluisce verso il cielo, verso l'Arcangelo! Il rovesciamento di una scena del Cielo sopra Berlino in terra di Francia! Un saluto Lorenzo
Re: Il suonatore
Inviato: ven apr 13, 2018 9:28 am
da pier maria lorenzi
Davvero un bel momento di malinconia. Un saluto.
Re: Il suonatore
Inviato: ven apr 13, 2018 11:46 am
da NicScogna
Ringrazio per l'attenzione e per le osservazioni Pier Maria, Lorenzo, Marco, Sergio e Massimo.
Camminavo lungo la Senna e sentivo un Sax. Lo cercavo, ma non riuscivo ad individuarlo, tornavo sui miei passi, ma la musica era forte eppure introvabile; mi decidevo allora ad andare sul ponte dove di solito i musici si fermano, ma niente da fare. Alla fine spuntava da sotto il ponte, quasi invisibile, la sagoma del mio musico ... e sopra la folla dei turisti.
Re: Il suonatore
Inviato: ven apr 13, 2018 12:48 pm
da Paolo Aufieri
Lui suona per se stesso non chiede compensi o offerte..suona per la musica! Gran scatto bravissimo
Re: Il suonatore
Inviato: ven apr 13, 2018 12:49 pm
da NicScogna
ciao Paolo
Re: Il suonatore
Inviato: ven apr 13, 2018 4:11 pm
da Carlo Riggi
NicScogna ha scritto: ↑ven apr 13, 2018 11:46 am
Camminavo lungo la Senna e sentivo un Sax. Lo cercavo, ma non riuscivo ad individuarlo, tornavo sui miei passi, ma la musica era forte eppure introvabile; mi decidevo allora ad andare sul ponte dove di solito i musici si fermano, ma niente da fare. Alla fine spuntava da sotto il ponte, quasi invisibile, la sagoma del mio musico ... e sopra la folla dei turisti.
Esattamente l'esperienza che si fa guardando la foto.
Anch'io farei un piccolo crop, a sinistra e in alto, ma non per fare emergere il musicista, il cui peso specifico lo farebbe risaltare - dopo averlo cercato e trovato - anhe in dimensioni inferiori, ma solo perché credo che le linee che finiscono a bordo fotogramma penalizzino le foto, e perché l'interezza del palazzo, in alto, non porta alcun contributo.
Bravo!
Re: Il suonatore
Inviato: ven apr 13, 2018 4:46 pm
da g.renieri
Bella! Trovo giusti i suggerimenti per ritoccare l'inquadratura.
Re: Il suonatore
Inviato: ven apr 13, 2018 8:58 pm
da NicScogna
Innanzitutto voglio ringraziarvi per le osservazioni e l'attenzione.
Carlo, anche tu come Massimo, mi chiedi di cropppare un po' a sinistra e un po' in alto, ma io credo, per almeno due motivi, di non poterlo/volerlo fare e ora cercherò di spiegarmi. La prima ragione è dovuta al fatto che quel musico se ne stava in solitudine, quasi nascosto, difficile da individuare,
circondato e
schiacciato dal peso del mastodontico ponte, dalla folla a lui e per lui indifferente sopra il ponte, dai torpedoni, dai bus e infine da quel massiccio palazzo verticalizzato; mi sembrerebbe quindi che eliminare, anche se solo in parte, la cornice di questa situazione potrebbe diminuirne l'effetto da me invece ricercato e voluto. La seconda ragione è invece un po' più difficile da spiegare, ma mi ci proverò: mi chiedi di croppare in alto
perché l'interezza del palazzo, in alto, non porta alcun contributo
. Ahi ahi, questo non potrei mai farlo, mi potrebbe sanguinare il cuore: come faccio a tagliare una parte che restituisce in modo efficace, per non dire simbolico, l'ambiente, la città di Parigi. Ahi, ahi, Carlo mi fai tagliare la mansarda
Secondo Impero? Ma qui la questione è più seria di quanto sembra perché dietro a questo taglio si nasconde un paradosso, un paradosso per me, naturalmente: io condivido completamente il tuo pensiero sulla fotografia, per intenderci quello da te espresso ne
L'esuberanza dell'ombra, là dove scrivi di immagini poco sature, di immagini che diano "rappresentabilità a contenuti latenti", di fotografie che non siano pornograficamente la "riproduzione di un dato grezzo di realtà", ma contemporaneamente io rimango, evidentemente, legato a un modello estetico che ho fortemente introiettato e dal quale non riesco a liberarmi. Lo so, ci dovrò lavorare, ma per il momento io quella mansarda non riesco a tagliarla. Infine, può mai essere che per rappresentare quello che non c'è, per alludere, per fotografare con
rêverie, per non produrre immagini tautologiche, si debba per forza ricorrere al mosso, al buio, allo sfocato?
Con affetto
Re: Il suonatore
Inviato: ven apr 13, 2018 9:19 pm
da Paolo Aufieri
Beh! Per fotografare il sogno credo si debba usare il linguaggio dei sogni..quindi la notte, il non definito la mancanza di forma...detto ciò io sono un talebano dell’inquadratura in macchina..ma riconosco che è un mio limite!
Re: Il suonatore
Inviato: ven apr 13, 2018 9:27 pm
da GiuseppePapale
E' stato detto tutto dagli amici che mi hanno preceduto;
aggiungo che quando sei con la musica, il mondo esterno non ti interessa, e la solitudine esalta l'estasi.
Re: Il suonatore
Inviato: ven apr 13, 2018 9:34 pm
da Carlo Riggi
Bella discussione, Nicola, sono felice della tua replica.
Hai espresso ottime ragioni, e mi compiaccio della maturità del tuo pensiero fotografico. Provo a supportare un po' la mia idea, fermo restando che le tue scelte sono rispettabilissime. E rispettate.
La mia proposta di (piccolissimo) crop, come credo si sia capito, non è minimamente finalizzata a evidenziare il soggetto. La foto è concepita benissimo, l'occhio aggancia il suonatore dopo una piccola ricerca e da quel momento non si sgancia più, tanto forte è il suo peso specifico. L'averlo "trovato" dopo aver giocato a nascondino col contesto fa sì che tutto il fotogramma sia acquisito, e tutte le informazioni diventino mattoncini di esperienza. Sappiamo tutto quel che c'è da sapere, nel momento in cui troviamo l'origine del suono, e possiamo rilassarci ascoltando la musica dei grigi.
La mia domanda è: ci serve tutto di quel che vediamo, per capire di cosa si tratta? Il palazzo perde la sua natura di "palazzità" (ti piace il neologismo?..) se ne omettiamo un pezzo? Per me no, anzi, al contrario, un palazzo cesellato al millimetro dentro il fotogramma finisce col turbare l'atto percettivo, millantando un ruolo di protagonista che, in realtà, non possiede.
Ma tu aggiungi una cosa importante: cancellare la mansarda e i camini significa cancellare Parigi. Hai mille volte ragione. La domanda, per me, allora diventa: quanta porzione di palazzo posso omettere perché non si cancelli la pariginità, ma nemmeno si lasci all'elemento architettonico una centralità usurpata? Secondo me i margini ci sono, ma la soluzione è ovviamente soggettiva.
Rispetto al crop a sinistra, questo fa parte delle mia idiosincrasia per le linee che coincidono a bordo fotogramma. E' una questione estetica, ma è anche la stessa questione di cui sopra: l'esigenza di non accreditare eccessivamente parti che, pur restando riconoscibili, non devono diventare troppo importanti. In quella parte abbiamo non soltanto il pilastro del ponte, ma anche il segnale di accesso vietato, talmente ben ritagliato che sembra messo apposta dall'autore per dirci qualcosa. In sostanza, per me, distrae.
Quanto all'ultima domanda, la mia risposta è No. Mosso, buio e sfuocato sono solo alcuni dei mezzi per giungere a quel risultato. Voglio rovinarmi: probabilmente i più facili (ma qui lo dico e qui lo nego).
Grazie Nicola!
Re: Il suonatore
Inviato: ven apr 13, 2018 9:44 pm
da NicScogna
Carlo, grazie a te per i tuoi interventi che non sono mai superficiali, sempre costruttivi e danno sempre avvio a nuovi pensieri. Buona serata
Re: Il suonatore
Inviato: ven apr 13, 2018 10:29 pm
da MarcoBiancardi
mi permetto di intervenire nella interessante discussione sul crop, in generale e in questa foto in particolare.
In generale credo non sia utile suggerire a un autore "io avrei tagliato qui, io avrei tagliato là", non perchè ciò non sia "legittimo" od anche valido, ciascuno di noi "vede" la scena a suo modo e se la immagina ritagliata a suo gusto, ma perchè ciò che ci viene presentato dall’autore è proprio il taglio e il gusto con cui egli si è voluto esprimere.
Concordo con Nic che, fedele anch'io a certi cliché di vecchia scuola, sia molto appagante cercare di ottenere l'inquadratura e il taglio voluto già al momento della ripresa, quando almeno questo sia possibile e comprendo in questa foto il desiderio di mostrare "tutto" per raccontare il contesto, in quest' inquadratura all inclusive hai voluto trasmettere la tua emozione nel trovare finalmente con lo sguardo l'origine di quelle note che venivan fuori dal concitato contesto cittadino; ma per contro sono più vicino a Carlo, come gusto personale, nel ritenere che si possa raccontare la stessa cosa anche senza mostrarla per intero, a volte basta solo qualche indizio o parziale citazione per ottenere lo stesso effetto emotivo.
Ma qui tornaiamo appunto al gusto e allo stile espressivo personale, come in letteratura l'uso di una prosa ricca e ridondante oppure di uno stile più secco e stringato.
Re: Il suonatore
Inviato: ven apr 13, 2018 11:17 pm
da NicScogna
Marco, anch'io, un po' perché sono l'ultimo venuto tra voi, un po' per costume, non intervengo mai a suggerire correzioni e tagli vari; il più delle volte osservo e rifletto, anche nella convinzione, come tu stesso dici, che si debba lasciare un margine di soggettività a chi la foto l'ha realizzata. Ma in questo caso le osservazioni di Carlo mi hanno dato la possibilità di discutere su alcuni questioni importanti per quanto riguarda in generale l'agire fotografico e importanti comunque per quanto riguarda una problematica non secondaria come quella dell'"inquadratura": se è infatti vero che vi siano ampi margini di soggettività che riflettono i diversi stili dell'autore è pur sempre vero che esistono/esisterebbero delle regole compositive che solo in alcuni casi possono essere trasgredite, regole che, devo confessarlo, per la maggior parte mi sono sconosciute. Non parlo delle regole più elementari come quella dei terzi e via dicendo, ma ad esempio del peso, dell'equilibrio, a volte leggo su una foto osservazioni simili a quelle che si potrebbero fare su un quadro di Paul Klee: si disquisisce su linee, vuoti, volumi, e molto altro ancora. In generale comunque io accetto qualsiasi osservazione e critica: se presentata con garbo ci penso, rifletto, e poi, se lo ritengo opportuno rispondo; se invece vengono a mancare i requisiti di buona educazione, o se le osservazioni vengo "offerte" senza il dovuto condizionale, allora mi taccio perché non voglio alimentare l'idea che si possa trasformare un ambiente di confronto culturale in una nuova forma di talk show.
Sono qui principalmente per imparare e solo poi, con soppesata parsimonia, anche per mostravi.
Con affetto a te e a chi mi ospita
Re: Il suonatore
Inviato: sab apr 14, 2018 8:40 am
da MarcoBiancardi
Grazie caro Nic per le tue parole, il tuo stile e il tuo garbo.
Siamo qui tutto per imparare, siamo qui tutti allo stesso tempo allievi e maestri.
Re: Il suonatore
Inviato: sab apr 14, 2018 12:43 pm
da Andrea Podesta'
io, dopo aver letto tutti i pareri e sopratutto i gusti dell'autore, una rifilatina gliela darei: 1 cm a sinistra, tanto da eliminare il segnale e tre centimetri in basso... mi sembra che rimanga tutto senza quei micro disturbi che poco influenzano comunque una bella foto.
Re: Il suonatore
Inviato: sab apr 14, 2018 2:04 pm
da NicScogna
Vista la vostra insistenza, mi sarei quasi convinto per questa "benedetta" rifilatina, ma c è un problema (c è sempre un problema ahime) se la modifico e la sostituisco perdo tutti vostri interventi? Perché se sì allora dovrete rimanere delusi