Close Enough Photographers

Magnifica serie, un mondo in via di scomparsa, un personaggio con tanta vita sulle spalle e ancora pieno di energia. Dalla mescola sul fuoco della cucina economica allo spentolamento sul tagliere c’è tutto il processo. Per fare la solita graduatoria non richiesta, la n 2 e 3 le migliori.

Ma che belle! Che bei tempi, a pensarli adesso.

Bellissime davvero!! Foto datate immagino a giudicare l’abbigliamento del ragazzo oppure mi sbaglio??
Ciao Andrea

Bellissime e molto ben fatte allora tanto che riproporle oggi dà veramente una forte emozione. Un saluto Lorenzo

Paolo Aufieri ha scritto: ↑

ven apr 13, 2018 5:47 pm

Bellissime davvero!! Foto datate immagino a giudicare l’abbigliamento del ragazzo oppure mi sbaglio??
Ciao Andrea

... si , potrebbe essere circa il 1973 ....

Andrea complimenti, molto belle e interessanti: la stufa di ghisa, la polenta nel paolo di rame, la sedia impagliata, bottiglie ormai scomparse. Autenticità d'altri tempi!

Massimo Della Valle ha scritto: ↑

sab apr 14, 2018 10:19 am

L'uso del grandangolo e il punto di ripresa, soprattutto nella prima foto, potrebbe essere punto di critica, ma la storia e l'emozione che queste foto trasmettono fanno passare oltre.
Bravo Andrea.

..per riprendere l'azione nel suo insieme , non si poteva fare altrimenti in quanto il locale, quadrato non arrivava ai tre metri ..

( e poi, era da poco che mi ero potuto comprare un 20 mm ... )

Andrea avrei scommesso sulla tua risposta, a un 20mm e alla gioventù non si comanda. Un saluto e complimenti per la polenta.

serie efficace e ben realizzata, mi unisco ai complimenti....

otto.

Un commento banale: è tutto meraviglioso, tutto.
Bravissimo.

Ma che bella storia, magistralmente raccontata!

Bella la storia, ma la sintesi è tutta nella prima, e soprattutto nella penultima.

... Grazie a Tutti !

Nulla da aggiungere a ciò che é stato già detto: una serie che ci riporta indietro nel tempo riuscendo anche a trasmettere una suggestione di luoghi, ambienti, odori e sapori che forse non esistono più.
Complimenti Andrea!