Close Enough Photographers

Incoraggiato dall'immagine di Carlo (contenuta nel post 'la banalità del canale) propongo il mio selfie che ritenevo potesse appartenere solamente alla mia sfera privata.

Certo che non sei il primo al mondo a scattere una foto del genere, soprattutto dopo che gli autoritratti di Vivian Maier hanno fatto il giro del mondo, ma prima di tutto ciò non ha alcuna importanza , poi c’è comunque oltre al tuo piacere intrinseco di cimentarti con il genere, anche una tua originalità nell’affrontarlo, con l’ambiente in mezzo alla natura.

Ti ringrazio Marco del commento;
aggiungo che in realtà avendo 'mutuato' il titolo da Carlo ho stravolto lo scopo dell'immagine.
La stessa ad evidenziare la natura degli esseri viventi sul pianeta terra, differenziati per appartenenza, ma accomunati 'nell'ombra', spettro di un'esistenza, che alla fine prima o dopo volge al termine.

trovo interessante l' ombra dell' albero a dx, quasi a voler ricordare che la maestosità dell' albero non è solo nella sua altezza ma anche nella profondità ed estensione del suo apparato radicale...

mentre per quanto riguarda l' altra ombra, presente con una massa scura molto evidente, non riesco a smettere di vederci un cavallo, quello degli scacchi, ma forse sono stressato

otto.

È un bellissimo autoritratto. Peccato l'ombra in basso a sinistra...

Grazie Carlo

Giuseppe, il mio era un commento tra il serio e il faceto.
La foto va benissimo così, ma volevo dire che lo scenario mi pare talmente introspettivo ed evocativo da non aver quasi bisogno della tua ombra per apparire come un autoritratto.

Ti prego di credermi, ma nn avevo capito il riferimento alla mia ombra . Ti ringrazio per il chiarimento, che mi fa piacere .
Grazie