Close Enough Photographers

tutta la spontaneità infantile e la vita e bellezza che vi è in essa, tutta la spontaneità con cui una volta i bambini si potevano fotogrfare

La prima la ricordo bene (se non si fosse capito, per me ricordare una foto - insieme al desiderio di acquistarla - è tra i maggiori apprezzamenti che sappia fare a un'opera). Soggetto e fotografo si trovano in una condizione di perfetta complementarietà, entrambi beandosi dello stesso, prezioso nostro bene comune: la luce.
La seconda pure è a suo modo un autoritratto, lo sguardo della bambina si intrufola dentro la lente frontale dell'obiettivo, percorre il barilotto, attraversa le tendine aperte dell'otturatore, e si accomoda nei recessi più profondi della nostra mente. Casa sua.

Semplicemente grazie.

Stupefatto !

Foto così se ne vedono poche. Questi ritratti colpiscono per la naturalezza e la genuinità dei soggetti restituite in maniera impeccabile dall'autore. Complimenti!

Entrambe bellissime ma resa molto diversa. Nella prima,il bambino,sembra di poterlo...toccare. Complimenti.

Che belle Sergio! Hanno già detto tutto... Tu continua a stupirci...Aggiungo che pur nell'apparente opposizione (occhi aperti- occhi chiusi) e, forse, nella diversità del supporto usato, è comune la forza espressiva davvero coinvolgente di queti ritratti senza tempo. Un saluto Lorenzo

Le immagini sono dirette e colpiscono per spontaneità e naturalezza. I toni sono bellissimi.

Grazie a tutti!