Schermo bianco

[pier maria lorenzi]

Un saluto a tutti da Milano. Ciao.

[MarcoBiancardi]

questa volta l'iterazione non aggiunge molto, ribadisce lo spazio vuoto da riempire a piacere da parete di chi guarda, regalando una doppia possibilità.

[Carlo Riggi]

Mi ricorda una serie che realizzai qualche anno fa e che chiamai "Elisioni". Lo schermo bianco sembra mascherare una parte di realtà, muovendo la curiosità per quanto c'è dietro. Allo stesso tempo si fa soggetto, elemento architettonico pregnante, espressivo di un certo nichilismo. Ma, ancora, diventa cornice per scenari proiettivi di emozioni autonome del fruitore. Il raddoppio di questo elemento mi pare favorisca l'espandersi di questa molteplicità semantica, e rappresenti un valore aggiunto.

[Ottavio Colosio]

Concordo con il pensiero di Carlo,
aggiungo che il bianco e' poi la risultante di una lunga sommatoria di immagini, mi ricorda un po gli scatti di Sugimoto nelle sale cinematografiche.

[pier maria lorenzi]

Grazie a tutti, i manifesti vuoti sono proprio due, a una ventina di metri l'uno dall'altro. Un saluto.

[otto]

mi piace vedere il rettangolo bianco allineato e con le stesse proporzioni tra i due scatti ma non mi convince la convergenza al centro delle siepi e/o marciapiedi, a mio gusto ci voleva un ambientazione meno simile oppure una ripresa maggiormente accurata sull' ortogonalità...

otto.