Sviluppo stand?
Inviato: mer feb 28, 2018 6:36 pm
Non volendo inquinare un post di foto con considerazioni tecniche come quelle che seguono, non intonate alla filosofia di questo luogo, proseguo qui una discussione iniziata come commento ad una foto di Marco Biancardi (l'inverno dei bambini).
Avevo erroneamente attribuito un visibile alone chiaro ad un eccesso mascheratura effettuata in post produzione.
Marco osserva che non è questo, perché la foto è da negativo, senza elaborazioni, e semmai quello osservato è l'effetto adiacenza di uno sviluppo stand.
Vorrei dire che le mie foto da negativo, necessariamente digitalizzate per le presentazione virtuale, sono molto spesso "dodged" o "burned", esattamente come in stampa con l'ingranditore: le foto stampate "straight" dopo aver trovato tempo e contrasto sono del tutto eccezionali, scattate in rare fortunate combinazioni di luce e contrasto.
In alcuni casi gli interventi sono leggeri (es. un minimo di scurimento dei bordi o un bit di luce in più alle facce), in altri casi sono anche piuttosto laboriosi; stando attenti a non esagerare, perché si rischia un po' di scivolare verso lo sgradevole effetto HDR.
Circa lo stand, lo evito per principio: preferisco un approccio più controllabile, sapendo che se voglio incrementare o diminuire il contrasto di un tot posso aumentare o diminuire lo sviluppo di x o y%.
Inoltre, ho l'impressione che il prolungamento di "tempo bagnato" abbia effetti negativi sulla struttura della grana, che tende a "spappolarsi", perfino quando il rivelatore usato per lo stand sia, come spesso è, il "secchissimo" rodinal; quest'ultima osservazione però la faccio solo in funzione di quanto ho visto su internet, perché come detto lo stand non ho mai provato in prima persona.
L'effetto adiacenza, per quanto ne so e per quanto ho sperimentato con alcuni rivelatori ad alto effetto adiacenza (es. Perceptol 1+3, Nuclel BF) non dovrebbe normalmente generare effetti così dimensionalmente macroscopici; diciamo che dovrebbe dare un effetto simile all'applicazione di una certa quantità di unsharp mask nel digitale, ovvero dovrebbe creare immagini più graffianti ed apparentemente più nitide, ma non dovrebbe assolutamente creare aloni visibili ad ingrandimenti irrisori come quello che ho usato per visualizzare la foto di Marco su un monitor a 17 pollici!
Non avendo motivo di mettere in dubbio le affermazioni di Marco, considero questa foto come un'ulteriore ragione per usare con grande prudenza standard di lavoro drammaticamente diversi da quanto riportati sui data sheet.
Ciao Luciano
p.s: Se i moderatori ritengono che questo tipo di interventi sia lontano dallo spirito del forum per favore lo dicano: quando sto qui voglio assolutamente conformarmi alle regole della casa che mi ospita.
Avevo erroneamente attribuito un visibile alone chiaro ad un eccesso mascheratura effettuata in post produzione.
Marco osserva che non è questo, perché la foto è da negativo, senza elaborazioni, e semmai quello osservato è l'effetto adiacenza di uno sviluppo stand.
Vorrei dire che le mie foto da negativo, necessariamente digitalizzate per le presentazione virtuale, sono molto spesso "dodged" o "burned", esattamente come in stampa con l'ingranditore: le foto stampate "straight" dopo aver trovato tempo e contrasto sono del tutto eccezionali, scattate in rare fortunate combinazioni di luce e contrasto.
In alcuni casi gli interventi sono leggeri (es. un minimo di scurimento dei bordi o un bit di luce in più alle facce), in altri casi sono anche piuttosto laboriosi; stando attenti a non esagerare, perché si rischia un po' di scivolare verso lo sgradevole effetto HDR.
Circa lo stand, lo evito per principio: preferisco un approccio più controllabile, sapendo che se voglio incrementare o diminuire il contrasto di un tot posso aumentare o diminuire lo sviluppo di x o y%.
Inoltre, ho l'impressione che il prolungamento di "tempo bagnato" abbia effetti negativi sulla struttura della grana, che tende a "spappolarsi", perfino quando il rivelatore usato per lo stand sia, come spesso è, il "secchissimo" rodinal; quest'ultima osservazione però la faccio solo in funzione di quanto ho visto su internet, perché come detto lo stand non ho mai provato in prima persona.
L'effetto adiacenza, per quanto ne so e per quanto ho sperimentato con alcuni rivelatori ad alto effetto adiacenza (es. Perceptol 1+3, Nuclel BF) non dovrebbe normalmente generare effetti così dimensionalmente macroscopici; diciamo che dovrebbe dare un effetto simile all'applicazione di una certa quantità di unsharp mask nel digitale, ovvero dovrebbe creare immagini più graffianti ed apparentemente più nitide, ma non dovrebbe assolutamente creare aloni visibili ad ingrandimenti irrisori come quello che ho usato per visualizzare la foto di Marco su un monitor a 17 pollici!
Non avendo motivo di mettere in dubbio le affermazioni di Marco, considero questa foto come un'ulteriore ragione per usare con grande prudenza standard di lavoro drammaticamente diversi da quanto riportati sui data sheet.
Ciao Luciano
p.s: Se i moderatori ritengono che questo tipo di interventi sia lontano dallo spirito del forum per favore lo dicano: quando sto qui voglio assolutamente conformarmi alle regole della casa che mi ospita.