Crop si...crop no...
Inviato: mer dic 05, 2018 12:08 pm
Buongiorno a tutti, complice un recente intervento alle corde vocali che mi obbliga ahimè al silenzio, ma mi "regala" un pò più di tempo libero essendo a casa in malattia, mi permetto di sottoporvi una questione che da parecchio alberga nei miei pensieri, sulla quale mi ci arrovello però in particolar modo da un paio d' anni, tempo da cui sono "tornato" a fotografare in analogico oltre che in digitale.
La domanda che mi pongo e per la quale sono davvero curioso di sapere i vostri punti di vista è la seguente:
"E' giusto croppare una foto?"
MI spiego meglio, portando un esempio personale, magari un pò al limite, ma per cercare di rendere l' idea.
Nella prima foto che ho caricato c'è lo scatto originale, dove sulla sx c'è il piede del tizio che sbuca dal margine "rovinando" il tutto. Errore di composizione? Distrazione? sfortuna? boh, non ricordo...fatto sta che così com'è la foto crolla, e l' elemento di disturbo vanifica quella che era l' idea iniziale di inquadratura e composizione. Cosa fare? Scartare la foto?
Come tutti ben sappiamo, basta operare un piccolo ritocchino alla foto iniziale, magari mantenendo le proporzioni originali ma escludendo l' elemento estraneo... e voilà, ecco la fotografia numero due, dove tutto più o meno funziona, e rappresenta l' idea pensata di scatto.
In realtà forse quello che più mi preme non è solo la domanda in sè, ma una sottodomanda che viene subito dopo che è:
"se è lecito "croppare" qual' è il limite consentito?"
Arrivando a casi estremi (ma poi nemmeno così tanto infrequenti) mi è capitato di incontrare fotografi digitali che sparavano raffiche di scatti per cogliere una situazione interessante, magari "not close enough" con un bel 70-200, per poi andare in post produzione a ritagliare la porzione di scena che "funzionava", tanto con tutti quei megapixel...
Ok, questo è un esempio quasi macchiettistico, però nel mio piccolo spesso mi trovo a realizzare che molte, troppe, foto che faccio mi sembra possano funzionare solo dopo che ho tolto qualcosa a destra, a sinistra o ho scontornato la cornice dello scatto originale, spesso non così poco come nell' esempio riportato. E personalmente non mi fa stare sereno, è come se un pò barassi, ed incide sulla "relazione" che instauro con i miei scatti quando li riguardo.
So benissimo che la questione in sè è banale, ma per me più passa il tempo, più assume un valore quasi morale, tanto da mettere costantemente in dubbio e sotto il riflettore il mio "modo" di fare e pensare alla fotografia.
Senza ovviamente volermi paragonare a loro, ci mancherebbe ...ma mi chiedo nella mia ignoranza se i "grandi" in camera oscura in realtà rifilassero abitualmente le loro foto o meno , e l' idea di "istante decisivo" o di "scatto perfetto" sia forse un concetto sicuramente romantico e affascinante ma non così reale...
Spero di non avervi tediato e che l' argomento non sia già stato trattato.
Mi viene però da fare in conclusione un pensiero : sicuramente un modo per eludere o alleviare la questione c'è...e forse è cercare continuamente di migliorarsi, lavorare sempre di più sul modo di scattare, pensare, comporre, guardare e osservare il mondo.
Grazie per l' attenzione e buone foto e pensieri a Tutti; Stefano
La domanda che mi pongo e per la quale sono davvero curioso di sapere i vostri punti di vista è la seguente:
"E' giusto croppare una foto?"
MI spiego meglio, portando un esempio personale, magari un pò al limite, ma per cercare di rendere l' idea.
Nella prima foto che ho caricato c'è lo scatto originale, dove sulla sx c'è il piede del tizio che sbuca dal margine "rovinando" il tutto. Errore di composizione? Distrazione? sfortuna? boh, non ricordo...fatto sta che così com'è la foto crolla, e l' elemento di disturbo vanifica quella che era l' idea iniziale di inquadratura e composizione. Cosa fare? Scartare la foto?
Come tutti ben sappiamo, basta operare un piccolo ritocchino alla foto iniziale, magari mantenendo le proporzioni originali ma escludendo l' elemento estraneo... e voilà, ecco la fotografia numero due, dove tutto più o meno funziona, e rappresenta l' idea pensata di scatto.
In realtà forse quello che più mi preme non è solo la domanda in sè, ma una sottodomanda che viene subito dopo che è:
"se è lecito "croppare" qual' è il limite consentito?"
Arrivando a casi estremi (ma poi nemmeno così tanto infrequenti) mi è capitato di incontrare fotografi digitali che sparavano raffiche di scatti per cogliere una situazione interessante, magari "not close enough" con un bel 70-200, per poi andare in post produzione a ritagliare la porzione di scena che "funzionava", tanto con tutti quei megapixel...
Ok, questo è un esempio quasi macchiettistico, però nel mio piccolo spesso mi trovo a realizzare che molte, troppe, foto che faccio mi sembra possano funzionare solo dopo che ho tolto qualcosa a destra, a sinistra o ho scontornato la cornice dello scatto originale, spesso non così poco come nell' esempio riportato. E personalmente non mi fa stare sereno, è come se un pò barassi, ed incide sulla "relazione" che instauro con i miei scatti quando li riguardo.
So benissimo che la questione in sè è banale, ma per me più passa il tempo, più assume un valore quasi morale, tanto da mettere costantemente in dubbio e sotto il riflettore il mio "modo" di fare e pensare alla fotografia.
Senza ovviamente volermi paragonare a loro, ci mancherebbe ...ma mi chiedo nella mia ignoranza se i "grandi" in camera oscura in realtà rifilassero abitualmente le loro foto o meno , e l' idea di "istante decisivo" o di "scatto perfetto" sia forse un concetto sicuramente romantico e affascinante ma non così reale...
Spero di non avervi tediato e che l' argomento non sia già stato trattato.
Mi viene però da fare in conclusione un pensiero : sicuramente un modo per eludere o alleviare la questione c'è...e forse è cercare continuamente di migliorarsi, lavorare sempre di più sul modo di scattare, pensare, comporre, guardare e osservare il mondo.
Grazie per l' attenzione e buone foto e pensieri a Tutti; Stefano