Close Enough Photographers

Con spudorata vanità, segnalo agli amici del forum il mio ultimo delir... ehm, articolo su Nadir Magazine.

https://www.nadir.it/pandora/RIGGI_PANC ... adrato.htm

grazie, Carlo.
Nessuna vanità, anzi grazie per la condivisione; leggerò con interesse.

Grazie !

Grazie per la condivisione Carlo.

letto tutto con interesse....
questo punto è per me cruciale:
"Il formato è la cornice, il limite, il perimetro entro cui gestire la libertà espressiva, ma è anche un modo di concepire lo spazio, di riempirlo e di abitarlo."

ho sempre attribuito "la cornice" al mirino, però effettivamente il mirino è conseguente al formato, ed il formato sicuramente condiziona e/o predispone prima, specie quando si scatta di pancia senza traguardare nel mirino....
l' immagine previsualizzata mentalmente si accomoda prevalentemente al supporto (pellicola), appunto al formato, più che al mezzo tecnico, poi tutto è possibile ma potrebbe anche diventare una forzatura se non c'è un intenzione precisa ma il solo interesse di aggiustare il tiro.

otto.

Grazie a tutti!

... molto interessante; Grazie !

Grazie a te, Andrea!

Sempre interessanti le tue acute riflessioni, Carlo
In questo caso credo rispecchino ancor più il tuo modo di "fare fotografia".

Io mi sono staccato da tempo dalla questione formato, anzi in ripresa sono sempre più possibilista e delego se posso la questione alla postproduzione, dove continuare a vedere e pensare con calma.
Uso moltissimo il quadrato, ma anche tantissime misure... "strane". Il formato al servizio dell'idea nel suo complesso, insomma. Più che fare fotografia tendo a servirmi della fotografia, e probabilmente questo incide su alcuni presupposti.

Non penso che questo sia bene o male, meglio o peggio: l'importante è che - come tutte le altre - anche la scelta del formato si inscriva in un flusso di autenticità.

Grazie ancora!

A te, Giuseppe!

Grazie della segnalazione, lo leggerò con attenzione

Grazie a te, Ivan!

Grazie della segnalazione Carlo. Già in "Di lemmi fotografici" alla voce "Quadrato" avevo conosciuto il tuo punto di vista sul dover scegliere prima e non dopo il formato, opinione ribadita ancora alla voce "Zoom", dove sottolinei la necessità di organizzare prima, anche mentalmente, lo spazio, premessa di ogni atto compositivo, fondamento del "gesto più puramente autoriale". Io, ahimé, non ne sono capace e non è raro che mi trovi a tagliare sopra o sotto, a volte sia sopra che sotto e a pensare, tra me e me: "se lo sapesse Riggi"!

Grazie Nicola!