Marco Pesaresi è particolarmente noto per le fotografie di Rimini, la sua città. Il bianconero profondo e implacabile, gli struggenti paesaggi della costa innevata, l'umanità felliniana reinterpretata in chiave neorealista, partecipe, diretta. La potenza delle sue foto è direttamente proporzionale al vuoto che la sua assenza precoce e ingiusta ha lasciato in chiunque abbia assaporato anche una sola delle sue immagini.
Ma Rimini non è che una piccola porzione della sua proposta visionaria.
Marco ha dedicato un libro, “Underground” del 1998, alle metropolitane delle maggiori città del mondo. Un lavoro molto diverso dagli altri suoi, eppure così peculiare di questa sua anima dolce e inafferrabile. Le foto di “Underground” sono caratterizzate da un colore tenue, delicato, quasi che il fotografo, fuori dal suo territorio, avesse voluto contattare quel mondo con lo stupore del bambino di fronte a un luna park, con la devozione di un archeologo davanti all'ipogeo di una piramide mai esplorata prima. Una preghiera, più che un libro di reportage.
La foto che ho scelto di commentare è semplicissima nella sua costruzione, fatta di tre elementi: una figura umana, una scala e due palloncini. Come spesso le cose semplici, l'impatto emozionale è dirompente. I tre elementi iconici si combinano insieme, uniti da una perfetta diagonale, avvolti da una coltre color cipria, contrappuntata da piccole tracce luminose: i corrimano, gli scalini, la figura scura dell'uomo, il rosso tenue e spaccacuore dei palloncini.
Basterebbe questa perfetta armonia a scavare un loculo profondo nello spirito, dove custodire per sempre questa immagine di lacerante dolcezza. Ma la configurazione dei tre elementi disegna una trama, una storia della vita. Il tragitto dall'infanzia alla vecchiaia, l’attraversamento del budello, l'aspirazione all'uscita al cielo aperto, un germe di speranza, di rinascita, forse vano, forse destinato a interrompersi a un passo dalla luce. Presagio della fine, ineluttabile come dovette apparire presto a Marco.
Vogliamo pensarlo ancora lì, su quelle scale, dentro una vita vissuta tutta, dall'infanzia alla vecchiaia, con quell'aspirazione di luce che ha arricchito l'immaginario di chi lo ha conosciuto attraverso le sue fotografie. A un sospiro dal mondo, lì dove tutti noi sostiamo, indecisi tra provare a venire fuori, o scegliere di rincantucciarci, nella penombra del nostro angusto ma rassicurante mondo sottotraccia.
King’s Cross St. Pancras London, 1995
Marco Pesaresi - Underground
- Carlo Riggi
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Marco Pesaresi - Underground
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Carlo
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- MarcoBiancardi
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Re: Marco Pesaresi - Underground
Un autore che non conoscevo,
Grazie Carlo per l’interessantissima proposta.
Grazie Carlo per l’interessantissima proposta.
Re: Marco Pesaresi - Underground
grazie Carlo per la bella lettura...
Underground è il secondo libro fotografico che ho acquistato nella mia vita, era prima di appassionarmi alla fotografia, solo dopo molto tempo ho scoperto che aveva fotografato anche in bianco e nero...
otto.
Underground è il secondo libro fotografico che ho acquistato nella mia vita, era prima di appassionarmi alla fotografia, solo dopo molto tempo ho scoperto che aveva fotografato anche in bianco e nero...
otto.