Jeanloup Sieff - Alfred Hitchcock, 1962
Jeanloup Sieff - Londra, 1965
Da un po' di tempo sono convinto che i fotografi migliori, i più creativi, i più tecnici e talentuosi siano i fotografi di moda. Un genere snobbato da molti di noi nati con le stimmate idealizzate del reporter, ma a mio avviso da recuperare e da studiare, per la quantità e la diversità delle situazioni che questi artisti (spesso lo sono, e di prima grandezza) riescono a immaginare e realizzare.
Tra i fotografi di moda, trovo che uno dei più intriganti sia Jeanloup Sieff. In realtà è riduttivo relegarlo a un singolo genere, visto che egli si dedicò con uguale brillantezza al ritratto, al reportage, alla danza e al paesaggio, sempre col suo stile inconfondibile, elegante e guascone.
Ho scelto di proporre queste due foto perché riportano in auge il tema del grandangolare, obiettivo che egli amò e utilizzò praticamente in ogni genere e situazione, senza distinzione e senza pudore.
L'utilizzo del grandangolare spinto nelle foto di moda, e persino nei ritratti, sembra un'eresia. Ma le fotografie sono alternanze di bianchi e di neri, e il grandangolare riesce ad enfatizzare i volumi e le masse come nient'altro. Le distorsioni qui non deturpano, ma anzi rimarcano le personalità dei soggetti, disegnando le forme, i corpi, i volti, fino a tirar fuori la loro anima nascosta. Certo, non consiglierei a tutti di cimentarsi in ritratti con queste ottiche, a meno di non secretare i risultati alle modelle di turno. Non tutti siamo Sieff, mannaggia! E non tutti abbiamo a disposizione i personaggi che egli ritrasse (mitica la serie dedicata ad Hitchcock). Ma provarci, almeno, quello sì, può rivelare piaceri inaspettati.
