Mario Lasalandra - “Solo”
Inviato: lun mar 04, 2019 2:56 pm
Mario Lasalandra - “Solo” 1972
Mario Lasalandra è uno dei fotografi italiani più originali e innovativi. La sua fotografia pesca nei territori del sogno e della fiaba per ricreare una propria personalissima mitologia, fatta di uomini, animali e ombre animate.
Guardando le sue immagini penso ogni volta, immancabilmente, ai chiaroscuri di Mario Giacomelli, o alle pellicole di Ingmar Bergman, Federico Fellini, Wim Wenders, a riprova dell'appartenenza attiva ad un milieu culturale che ha fatto della fantasia e dell'introspezione impietosa la propria cifra visionaria.
La foto che ho scelto, del 1972, si intitola “Solo”. L'essenzialità del titolo riverbera negli elementi della scena e amplifica esponenzialmente la potenzialità narrativa di questa immagine.
Il protagonista vive la sua solitudine all'interno di una quotidianità consolidata, fatta di apparente frugalità contadina, scandita dal dialogo serrato e muto con la televisione, l'”animale mitologico” coprotagonista di questa foto.
L'uomo sembra raccolto in preghiera, in ascolto profondo e riverente del Moloch che vive alle sue spalle, e nella sua espressione severa, scarna, ormai inesigente possiamo identficarci, noi uomini del nostro tempo, ritrovandovi la nostra stessa assoluta rassegnazione alle pretese del tempo, che divora i giorni, la vita e le speranze, lasciandoci soltanto una flebile parvenza di mondo reale. Una promessa di luce che ci adesca attraverso la finestra catodica, con la quale proviamo a temperare questa nostra ineluttabile condizione di inermità. Un'illusione virtuale, alla quale ci aggrappiamo senza più crederci davvero.
Il bianconero implacabile, la luce "caravaggesca", la rigorosa costruzione geometrica e la sapiente prospettiva grandangolare ci risucchiano dentro l'immagine, inchiodandoci senza scampo allo sguardo introflesso dell'uomo. Concentrato, assorto, in devota attesa del nulla.