Moonrise Hernandez
- Carlo Riggi
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Moonrise Hernandez
È risaputo che io non abbia una grande passione per Ansel Adams. Lo stimo ma non lo amo, per dir così.
La sua foto più famosa, "Moonrise Hernandez" è stata stampata in 1150 copie e quelle stampe hanno oggi un enorme valore collezionistico.
Io, pur affascinato da quella immagine, fatico a tutt'oggi a comprenderne appieno il valore.
Chiedo a voi: cosa fa sì che questa fotografia sia una delle più famose di tutta la storia della nostra arte? Sono molto curioso dei vostri pareri.
Ansel Adams "Moonrise Hernandez" - New Mexico, 1944
La sua foto più famosa, "Moonrise Hernandez" è stata stampata in 1150 copie e quelle stampe hanno oggi un enorme valore collezionistico.
Io, pur affascinato da quella immagine, fatico a tutt'oggi a comprenderne appieno il valore.
Chiedo a voi: cosa fa sì che questa fotografia sia una delle più famose di tutta la storia della nostra arte? Sono molto curioso dei vostri pareri.
Ansel Adams "Moonrise Hernandez" - New Mexico, 1944
Ciao
Carlo
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- MarcoBiancardi
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Re: Moonrise Hernandez
Anche a me non dice molto.
Ansel Adams è stato secondo me anzitutto un grande tecnico e chimico della fotografia, un maestro nello studio ed utilizzo del sistema zonale, plasmando secondo i suoi desideri espressivi e la sua "previsualizzazione" della scena sia il negativo che la stampa positiva, attraverso la combinanazione di esposizione e sviluppo dei singoli fotogrammi.
Non un topo di biblioteca ma di camera oscura. Senz'altro un artista e un artigiano della tecnica fotografica del bianco e nero, più che del linguaggio fotografico.
Mi sarei fatto stampare una stampa da lui, più che comprarne una delle sue
Ansel Adams è stato secondo me anzitutto un grande tecnico e chimico della fotografia, un maestro nello studio ed utilizzo del sistema zonale, plasmando secondo i suoi desideri espressivi e la sua "previsualizzazione" della scena sia il negativo che la stampa positiva, attraverso la combinanazione di esposizione e sviluppo dei singoli fotogrammi.
Non un topo di biblioteca ma di camera oscura. Senz'altro un artista e un artigiano della tecnica fotografica del bianco e nero, più che del linguaggio fotografico.
Mi sarei fatto stampare una stampa da lui, più che comprarne una delle sue
- Carlo Riggi
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Re: Moonrise Hernandez
Urca Marco, sei assai più riduttivo di me su AA.
Ma possibile che una foto abbia assunto un tale ruolo di icona solo per la sua valenza tecnica?
Ma possibile che una foto abbia assunto un tale ruolo di icona solo per la sua valenza tecnica?
Ciao
Carlo
Carlo
Re: Moonrise Hernandez
Forse è diventata così famosa perché rappresenta la soluzione,con esposizione e sviluppo mirati,delle quasi impossibili condizioni di luce tramite la tecnica del SZ messo a punto da lui. Il manifesto del sistema zonale praticamente...(?)
Anche se esistono,di questa foto,di almeno due versioni molto diverse tra loro in termini di esposizione-sviluppo,mi pare di ricordare.
Anche se esistono,di questa foto,di almeno due versioni molto diverse tra loro in termini di esposizione-sviluppo,mi pare di ricordare.
Maurizio Cassese
- Carlo Riggi
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Re: Moonrise Hernandez
Anche tu, quindi, propendi per la motivazione tecnica. Un valore, per dir così, artigianale, più che artistico.
Ciao
Carlo
Carlo
Re: Moonrise Hernandez
Si,credo che poi alla fine oltre alle particolari condizioni di luce non vi sia altro che possa giustificarne la fama. O almeno io non vedo altro...
Maurizio Cassese
- Carlo Riggi
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Re: Moonrise Hernandez
Penso che il buon AA, inviperito, verrà nottetempo a pizzicarci i piedi a tutti noi del CEF.
Aspetto ancora, tuttavia, qualcuno che mi dica che questa foto è una perfetta allegoria della condizione umana. Le casette, il cimitero, i campi, le montagne, quello che sembra il nostro universo, ciò per cui viviamo e moriamo si confronta con l'immensità del cielo notturno, di fronte a cui pure la luna, il nostro faro, l'astro a cui siamo devoti, caricato da secoli di significati mistici e poetici, si disperde, risulta un puntino qualunque di fronte all'infinità, per noi oscura e impenetrabile, del cosmo.
Aspetto ancora, tuttavia, qualcuno che mi dica che questa foto è una perfetta allegoria della condizione umana. Le casette, il cimitero, i campi, le montagne, quello che sembra il nostro universo, ciò per cui viviamo e moriamo si confronta con l'immensità del cielo notturno, di fronte a cui pure la luna, il nostro faro, l'astro a cui siamo devoti, caricato da secoli di significati mistici e poetici, si disperde, risulta un puntino qualunque di fronte all'infinità, per noi oscura e impenetrabile, del cosmo.
Ciao
Carlo
Carlo
- Andrea Podesta'
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Re: Moonrise Hernandez
Carlo Riggi ha scritto: ↑mar ago 13, 2019 2:21 pmPenso che il buon AA, inviperito, verrà nottetempo a pizzicarci i piedi a tutti noi del CEF.
Aspetto ancora, tuttavia, qualcuno che mi dica che questa foto è una perfetta allegoria della condizione umana. Le casette, il cimitero, i campi, le montagne, quello che sembra il nostro universo, ciò per cui viviamo e moriamo si confronta con l'immensità del cielo notturno, di fronte a cui pure la luna, il nostro faro, l'astro a cui siamo devoti, caricato da secoli di significati mistici e poetici, si disperde, risulta un puntino qualunque di fronte all'infinità, per noi oscura e impenetrabile, del cosmo.
... penso proprio che Ansel Adams provasse tutto questo nella ripresa di questa specifica fotografia e che si ponesse sempre il problema di non svilire tutti gli stimoli che gli infiniti particolari potevano rappresentere per una corretta e più ampia lettura di cio' che osservando, gli pareva di vedere/sentire.
I paesaggi che amava preferibilmente ritrarre avevano tutti un che di grandioso, sia nella ripetitività degli elementi, (penso alle sterminate superfici di terre corrose) , sia nella teatralità delle quinte dei parchi americani;
Si, la Tecnica al servizio di un linguaggio articolato, che non cerca necessariamente il/i significati in due mattoni sovrapposti, ma si interroga su una visione (a volte, spesso, spaventevole .. ) di moltissimi mattoni , non necessariamente articolati in una costruzione che appaia, un poco piu' classica ai nostri occhi.
Trovare armonia al di fuori dell'uomo, potrebbe sembrare il passo indietro necessario ad equilibrare un cammino potenzialmente deviato;
Re: Moonrise Hernandez
Moonrise Hernandez è un capolavoro e non solo per la sua perfezione tecnica e formale. Carlo ne abozza una bella chiave di lettura, ma può anche sottolinearsi l’analogia tra il tempo e il luogo: il giorno che muore illumina con i suoi ultimi raggi un quieto cimitero di campagna. Un momento, sospeso nel tempo, che sembra quasi irripetibile. Una metafora del trapasso.
Molto spesso si liquida la sua opera come fotografia di genere, per quanto tecnicamente ineccepibile. Non si comprende e non si apprezza invece la distanza che si interpone tra le immagini di AA e la mera rappresentazione del reale, con il quale egli instaura un rapporto molto simile a quello del musicista con lo spartito.
Dagli studi giovanili di pianoforte - diventare musicista di professione è stata infatti una delle sue prime aspirazioni – apprenderà infatti il valore dell’esercizio, della costante applicazione e della tecnica finalizzata sia alla perfetta esecuzione che alla interpretazione personale.
Le immagini degli immensi e grandiosi paesaggi, così come le inquadrature di rocce, piante, dune di sabbia, ci restituiscono una rappresentazione del reale inequivocabilmente intrisa dello stupore e dell’emozione dell’autore di fronte allo spettacolo della natura. E’ la rappresentazione ideale di una America pura e incontaminata, che lo porterà peraltro a condurre una lunga battaglia per la difesa dell’ambiente e la tutela del paesaggio.
Con tutto il rispetto per le opinioni altrui, ma ridurre la figura di uno dei massimi autori della storia della fotografia a quella di un valente artigiano, mi sembra a dir poco ingeneroso.
Molto spesso si liquida la sua opera come fotografia di genere, per quanto tecnicamente ineccepibile. Non si comprende e non si apprezza invece la distanza che si interpone tra le immagini di AA e la mera rappresentazione del reale, con il quale egli instaura un rapporto molto simile a quello del musicista con lo spartito.
Dagli studi giovanili di pianoforte - diventare musicista di professione è stata infatti una delle sue prime aspirazioni – apprenderà infatti il valore dell’esercizio, della costante applicazione e della tecnica finalizzata sia alla perfetta esecuzione che alla interpretazione personale.
Le immagini degli immensi e grandiosi paesaggi, così come le inquadrature di rocce, piante, dune di sabbia, ci restituiscono una rappresentazione del reale inequivocabilmente intrisa dello stupore e dell’emozione dell’autore di fronte allo spettacolo della natura. E’ la rappresentazione ideale di una America pura e incontaminata, che lo porterà peraltro a condurre una lunga battaglia per la difesa dell’ambiente e la tutela del paesaggio.
Con tutto il rispetto per le opinioni altrui, ma ridurre la figura di uno dei massimi autori della storia della fotografia a quella di un valente artigiano, mi sembra a dir poco ingeneroso.
Ciao,
Giacomo
Giacomo
- Carlo Riggi
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Re: Moonrise Hernandez
Condivido la lettura, e anche l'entusiasmo per questa fotografia.g.renieri ha scritto: ↑mer set 18, 2019 9:39 amMoonrise Hernandez è un capolavoro e non solo per la sua perfezione tecnica e formale. Carlo ne abozza una bella chiave di lettura, ma può anche sottolinearsi l’analogia tra il tempo e il luogo: il giorno che muore illumina con i suoi ultimi raggi un quieto cimitero di campagna. Un momento, sospeso nel tempo, che sembra quasi irripetibile. Una metafora del trapasso.
Molto spesso si liquida la sua opera come fotografia di genere, per quanto tecnicamente ineccepibile. Non si comprende e non si apprezza invece la distanza che si interpone tra le immagini di AA e la mera rappresentazione del reale, con il quale egli instaura un rapporto molto simile a quello del musicista con lo spartito.
Dagli studi giovanili di pianoforte - diventare musicista di professione è stata infatti una delle sue prime aspirazioni – apprenderà infatti il valore dell’esercizio, della costante applicazione e della tecnica finalizzata sia alla perfetta esecuzione che alla interpretazione personale.
Le immagini degli immensi e grandiosi paesaggi, così come le inquadrature di rocce, piante, dune di sabbia, ci restituiscono una rappresentazione del reale inequivocabilmente intrisa dello stupore e dell’emozione dell’autore di fronte allo spettacolo della natura. E’ la rappresentazione ideale di una America pura e incontaminata, che lo porterà peraltro a condurre una lunga battaglia per la difesa dell’ambiente e la tutela del paesaggio.
Con tutto il rispetto per le opinioni altrui, ma ridurre la figura di uno dei massimi autori della storia della fotografia a quella di un valente artigiano, mi sembra a dir poco ingeneroso.
Ironia della sorte, nacque quasi per miracolo, dato che AA non riuscì a prendere in tempo l'esposimetro (stimò tempi e diaframmi in base alla sua esperienza), e quando stava per fare una seconda foto, la luce sparì.
E' incredibile e ironico, quasi paradossale, che "il momento decisivo" riguardi tutto... anche soggetti non in movimento, apparentemente statici.
Tutto cambia per rimanere uguale.
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- Iscritto il: mer apr 25, 2018 7:00 pm
Re: Moonrise Hernandez
Non sono propenso alle interpretazioni poetiche.
Resterei semmai nel campo della prosa.
Cosa c'è che non va nell'essere un bravo artigiano?
Ansel è stato solleticato non poco dalla fortunata
combinazione di luci al momento di un magico tramonto.
Penso che l'emozione che ha provato sia stata fodamentalmente una:so di essere un fotografo
in gamba,so che la mia tecnica è sopraffina,provo anche emozione di fronte a questo pettacolo...una ulteriore prova per se stesso.
Fare questa foto è inutile negarlo:ai suoi tempi ci volevano due belle palle,e soprattutto grande esperienza.
Ecco:moonrise hernandez è questo:la capacità di un uomo che ha sfidato se stesso,superandosi.
Ciao
Danio
Resterei semmai nel campo della prosa.
Cosa c'è che non va nell'essere un bravo artigiano?
Ansel è stato solleticato non poco dalla fortunata
combinazione di luci al momento di un magico tramonto.
Penso che l'emozione che ha provato sia stata fodamentalmente una:so di essere un fotografo
in gamba,so che la mia tecnica è sopraffina,provo anche emozione di fronte a questo pettacolo...una ulteriore prova per se stesso.
Fare questa foto è inutile negarlo:ai suoi tempi ci volevano due belle palle,e soprattutto grande esperienza.
Ecco:moonrise hernandez è questo:la capacità di un uomo che ha sfidato se stesso,superandosi.
Ciao
Danio