Francesca Woodman - A Place Called Space
- Carlo Riggi
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Francesca Woodman - A Place Called Space
Francesca Woodman - House n. 3
Francesca Woodman - Polka Dots
Di Francesca Woodman ci colpisce la fine precoce. Una talentuosa ragazza, figlia di due genitori artistoidi, che per quanto ha potuto ha riversato la sua angoscia di giovane incompresa sulla fotografia, fino a quando, nemmeno ventitreenne, non ha deciso di averne abbastanza.
In genere, questi casi ispirano sentimenti opposti: da una parte l'esaltazione dell'opera al di là dei meriti dell'autore, dall'altra parte un fastidio legato proprio a queste sospette speculazioni.
Nel caso di Francesca, devo dire che ci troviamo di fronte a una vera fuoriclasse. Con una indiscussa capacità di trascendere il genere autoritratto (selfie, diremmo oggi) per assurgere a significati artistici elevatissimi, sia sul piano formale, che su quello contenutistico. Le sue opere hanno la proprietà di farsi apprezzare non solo per la loro bellezza, ma anche per il senso di coinvolgimento emotivo e la sottile inquietudine con cui il fruitore si identifica immediatamente, a pelle.
Ho scelto di selezionare due opere, tra le tantissime che la Woodman ci ha lasciato in così poco tempo, entrambe del 1976, raccolte nella serie “A Place Called Space”, realizzate a un'età in cui molti di noi apprendevano a stento i primi rudimenti della fotografia.
Più aulica la prima, “House n. 3”, più cruda la seconda, “Polka Dots”. In queste foto prevale il senso della scomparsa, progressiva ma inesorabile, quasi che la giovane si preparasse a sciogliersi nello spazio, in quei volumi e in quelle forme che l'hanno precariamente accolta in vita. In "House n. 3” la figura sembra trasfigurarsi e annegare nella luce, in una sorta di assunzione mistica, celestiale. In “Polka Dots”, invece, sembra diventare una macchia sul muro, una muffa, un segno di sporcizia lasciato per caso, come dev'esserle sembrato il suo breve passaggio in questa vita terrena.
In entrambe le fotografie, ma in realtà in tutto il suo lavoro, prevale la sensazione che la giovane abbia lasciato tracce indelebili di sé, della sua disperazione, del suo nefasto proposito. Quasi un testamento, scritto con la luce.
Ciao
Carlo
Carlo
Re: Francesca Woodman - A Place Called Space
Ho,a casa,uno dei suoi libri. L'inquetidudine del suo animo trasferita sulla pellicola...ci sono scatti veramente belli. Peccato l'aver messo fine a tutto questo in un modo cosi tragico..
Maurizio Cassese
- MarcoBiancardi
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Re: Francesca Woodman - A Place Called Space
Grazie, Carlo, per la proposta.
Immagini molto forti, di una bellezza struggente grazie alla capacità di piegare il mezzo fotografico a finalità espressive molto poetiche e personali. Immagini che viste alla luce della sua storia assumono il valore di un presagio e avvertimento, di presentimento e preveggenza.
Immagini molto forti, di una bellezza struggente grazie alla capacità di piegare il mezzo fotografico a finalità espressive molto poetiche e personali. Immagini che viste alla luce della sua storia assumono il valore di un presagio e avvertimento, di presentimento e preveggenza.
Re: Francesca Woodman - A Place Called Space
Mi chiedo,oggi,alla luce dei fatti,se le sue immagini ,all’epoca,fossero state oggetto di uno studio di tipo psicologico ,avrebbero potuto far presagire lo stato d’animo e l’ipotesi di un gesto così violento contro se stessa. Se avrebbero potuto salvarle la vita,insomma.
Maurizio Cassese
- Carlo Riggi
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Re: Francesca Woodman - A Place Called Space
Non so Maurizio, forse sì, chissà. Certo, l'espressione artistica ha anche una funzione catartica, aiuta a sublimare pulsioni radicali e sentimenti angosciosi, e non è sempre possibile trarre da queste espressioni i segnali di una deriva realmente autodistruttiva. Nel caso di Francesca, poi, penso che anche altri segnali non siano stati colti da parte di chi le stava attorno.
Ciao
Carlo
Carlo
Re: Francesca Woodman - A Place Called Space
grazie Carlo, conoscevo in maniera superficiale la prima foto, autore sicuramente da approfondire...
sul genere autoritratto credo che Francesca Woodman abbia fatto scuola, trovo molto di lei nelle foto di altri autori, ad esempio Kristamas Klousch che seguo su flickr...
https://www.flickr.com/photos/kristamasklousch/
otto.
sul genere autoritratto credo che Francesca Woodman abbia fatto scuola, trovo molto di lei nelle foto di altri autori, ad esempio Kristamas Klousch che seguo su flickr...
https://www.flickr.com/photos/kristamasklousch/
otto.
- Carlo Riggi
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