Invocazione

[Elena]

Duecentesima foto!!
Complimenti e grazie ai fondatori!!

[Andrea Podesta']

... si sente il peso della Tua sofferenza e della necessità di comunicazione, che non trova sufficiente aiuto in chi Ti circonda.
Questo Tuo vagare alla ricerca di immagini che concretizzino il filo del discorso deve pero' indirizzarsi verso un "piccolo positivismo" e non diventare un autocompiacimento distruttivo alimentato dalla bellissima sensibilità che Ti contraddistingue ....

[GiuseppePapale]

Povero albero che deve sopportare il peso inflitto dall'uomo;

[Elena]

Grazie mille ad entrambi.

[MarcoBiancardi]

Braccia levate al cielo, a maledire il fardello che da lassù pare essere stato scagliato.
In attesa di un Prometeo, che ci liberi nuovamene dalla divinità.

[otto]

l' inquadratura non mi fa impazzire, a mio parere si poteva fare meglio, magari evitando che il tronco più lontano interferisse con i rami di quello più vicino, però quel masso sui rami donano un intenso potere visivo per i miei occhi...

otto.

[Elena]

grazie a tutti, anche per le critiche costruttive!

[Carlo Riggi]

Non so se "Invocazione" sia il titolo dell'opera di land art. Nel dubbio, lo considererò il titolo della foto, e il valore aggiunto che l'autrice vuol conferirle.
Questa foto è piena di difetti. L'orizzonte storto, la sovrapposizione dei rami col tronco retrostante, l'inclusione di un sasso dimezzato a bordo fotogramma... C'è un "difetto", tuttavia, che rimette ai miei occhi il tutto in diversa luce. Parlo di quel grigio sobrio e dimesso con cui Elena ci presenta la foto. Sarebbe bastato poco per renderla brillante, anche solo un semplice tocco di livelli automatici di Photoshop. Ma lei evidentemente così la voleva.
Ciò mi fa pensare che questa foto, così dichiaratamente priva di orpelli, chieda di essere guardata per quello che emerge come il suo nucleo centrale, quell'invocazione, ribadita anche nel titolo, che è una vera e propria preghiera laica. L'albero, la pietra, il cielo, il prato... sono elementi di una liturgia che l'autrice ci invita ad assorbire senza le distrazioni dell'estetica, di cui ella svuota l'immagine. Così, scarna, la foto mi appare in tutta la sua evidenza per quella che è: la celebrazione della vita, con i suoi pesi, le sue fatiche, le sue ambivalenze, le sue contraddizioni. Questo forse non la rende una "bella" foto. Ma, dal momento che mette in moto il pensiero, direi che fa di essa una "buona" foto. Molto buona.

[Elena]

Non so se "Invocazione" sia il titolo dell'opera di land art. Nel dubbio, lo considererò il titolo della foto, e il valore aggiunto che l'autrice vuol conferirle.
Questa foto è piena di difetti. L'orizzonte storto, la sovrapposizione dei rami col tronco retrostante, l'inclusione di un sasso dimezzato a bordo fotogramma... C'è un "difetto", tuttavia, che rimette ai miei occhi il tutto in diversa luce. Parlo di quel grigio sobrio e dimesso con cui Elena ci presenta la foto. Sarebbe bastato poco per renderla brillante, anche solo un semplice tocco di livelli automatici di Photoshop. Ma lei evidentemente così la voleva.
Ciò mi fa pensare che questa foto, così dichiaratamente priva di orpelli, chieda di essere guardata per quello che emerge come il suo nucleo centrale, quell'invocazione, ribadita anche nel titolo, che è una vera e propria preghiera laica. L'albero, la pietra, il cielo, il prato... sono elementi di una liturgia che l'autrice ci invita ad assorbire senza le distrazioni dell'estetica, di cui ella svuota l'immagine. Così, scarna, la foto mi appare in tutta la sua evidenza per quella che è: la celebrazione della vita, con i suoi pesi, le sue fatiche, le sue ambivalenze, le sue contraddizioni. Questo forse non la rende una "bella" foto. Ma, dal momento che mette in moto il pensiero, direi che fa di essa una "buona" foto. Molto buona.

Grazie Carlo, grazie di aver messo in evidenza errori e significati che questa foto ha.