Il botteghino e la cassiera.

[Sergio Lovisolo]

[MarcoBiancardi]

Bella come una scena di un film di Truffaut.

[Sergio Lovisolo]

Grazie Marco, e buonanotte!

[Carlo Riggi]

Rimango a guardare questa foto come fossi lì da allora, incapace di staccarmi dalla magia di quei titoli, promesse di emozioni e di innocenti trasgressioni. Come il ragazzo sulla sinistra, con cui mi identifico totalmente, immobile, riempito dallo stupore di quei colori e quei titoli. Solo le scritte in francese mi permettono di prendere le distanze e di tornare a muovermi, quel tanto che serve a scrivere queste note. Poi torno al mio stato di catatonica fascinazione. E sono ancora lì. Mentre, magari, quel cinema neanche c'è più, e al suo posto ci sarà un supermercato. Non voglio neppure pensarci.

[otto]

per atmosfera e cromatismi affascina parecchio anche me, mi piace la figura semi accennata e mi piace osservare il viso della cassiera attraverso quel cerchio, il prezzo del biglietto poi è adorabile...
forse da valutare un formato quadrato tenendo immutata la parte alta del fotogramma.

otto.

[Lorenzo]

In linea con i commenti che precedono, cosa aggiungere? Un'immagine così suggella un tempo in cui brulicavano i cinema d'essai e anche le sale comuni e andare a cinema era comunque una pratica sociale assai condivisa, che (è la mia esperienza) fortunatamente poteva realizzarsi anche spesso durante la settimana. Un saluto Lorenzo

[GiuseppePapale]

D'acchito ho fatto fatica a trovare la cassiera.... ma dopo... mi ci sono perduto dentro!

[Sergio Lovisolo]

Grazie a tutti.
Non mi aspettavo certamente una tale varietà e ricchezza di letture per questa semplice foto.
Ma il cinema ha lasciato impronta profonda nelle generazione ante guerre stellari, piccoli maghi etc.

Carlo, spero che nel frattempo lo stato catatonico si sia risolto!