appeso
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Re: appeso
Bravo Otto, un altro improbabile ritrovamento, un filo più debole di altri precedenti. Un saluto. Pier Maria
- MarcoBiancardi
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Re: appeso
fotografia transfigurativa?
Sentiamo cosa ne dice l'esperto.
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Re: appeso
grazie Pier Maria e grazie Marco....
ma le definizioni rischiano di alimentare confusione, vedremo se il nuovo libro di Carlo potrà chiarirmi meglio la questione...
otto.
non mi sembra proprio, la trovo decisamente descrittiva, semmai il recente scatto proposto da Pier Maria "Giudici" potrebbe esserlo ad esempio (come quasi tutte le sue foto in cui piega la realtà in fiabe, sogni e fantasie)...fotografia transfigurativa?
ma le definizioni rischiano di alimentare confusione, vedremo se il nuovo libro di Carlo potrà chiarirmi meglio la questione...
otto.
- MarcoBiancardi
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Re: appeso
Certamente, Otto, la tua foto è inizialmente descrittiva, come Carlo scrive nel suo libro questa come ogni foto parte da un dato di realtà.
Se però considero l’inquadratura un po’ dal basso, che fa apparire come più minaccioso quel palco, la vignettatura, l’originalità stessa della scena ritratta, secondo me si generano stimoli per l’osservatore-fruitore una serie di stimoli a travalicare il dato di realtà e a innescare un processo ulteriore immaginativo: come per esempio inserendo il tutto in un racconto fiabesco, o in una visione simbolica, un processo allucinatorio, il fotogramma di un sogno o la scena di un film.
Se però considero l’inquadratura un po’ dal basso, che fa apparire come più minaccioso quel palco, la vignettatura, l’originalità stessa della scena ritratta, secondo me si generano stimoli per l’osservatore-fruitore una serie di stimoli a travalicare il dato di realtà e a innescare un processo ulteriore immaginativo: come per esempio inserendo il tutto in un racconto fiabesco, o in una visione simbolica, un processo allucinatorio, il fotogramma di un sogno o la scena di un film.
Re: appeso
si Marco, condivido e ti ringrazio per aver chiarito, ma bisogna comunque distinguere tra una foto che potrebbe sortire un possibile effetto tansfigurativo a qualche fruitore da una foto che è palesemente, dichiaratamente transfigurativa (ma poi con la "n" o senza ? transfigurativa o trasfigurativa ?)...
un po come per le foto belle, dipende dai gusti del fruitore, anche in questo caso dipende dalle esperienze visive, emozionali e culturali di chi osserva la foto ed io faccio sempre fatica a delineare i confini nelle definizioni perchè individualmente tutto potrebbe essere il contrario di tutto, specie per quelle impalpabili che vanno oltre la realtà e fanno leva sulle emozioni...
otto.
un po come per le foto belle, dipende dai gusti del fruitore, anche in questo caso dipende dalle esperienze visive, emozionali e culturali di chi osserva la foto ed io faccio sempre fatica a delineare i confini nelle definizioni perchè individualmente tutto potrebbe essere il contrario di tutto, specie per quelle impalpabili che vanno oltre la realtà e fanno leva sulle emozioni...
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- MarcoBiancardi
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Re: appeso
quando leggerai il libro, Carlo spiega anche questa sottile e raffinata differenza semantica
comunque la mia all'inizio della discussione era solo una domanda dubitativa, nel senso che io ci ho visto qualcosa che mi ha fatto pensare e andare oltre all'immediata percezione del reale,; se questo poi rientri nella definizione che il "nostro autore" dà della sua corrente di pensiero fotografico, penso lo sapremo dalle sue stesse parole.
Re: appeso
beh mi fa piacere, grazie ancora Marco....MarcoBiancardi ha scritto: ↑lun apr 27, 2020 4:19 pmci ho visto qualcosa che mi ha fatto pensare e andare oltre all'immediata percezione del reale
otto.
- Carlo Riggi
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Re: appeso
Grazie Marco! Non saprei dirlo meglio di te.MarcoBiancardi ha scritto: ↑lun apr 27, 2020 11:58 amCertamente, Otto, la tua foto è inizialmente descrittiva, come Carlo scrive nel suo libro questa come ogni foto parte da un dato di realtà.
Se però considero l’inquadratura un po’ dal basso, che fa apparire come più minaccioso quel palco, la vignettatura, l’originalità stessa della scena ritratta, secondo me si generano stimoli per l’osservatore-fruitore una serie di stimoli a travalicare il dato di realtà e a innescare un processo ulteriore immaginativo: come per esempio inserendo il tutto in un racconto fiabesco, o in una visione simbolica, un processo allucinatorio, il fotogramma di un sogno o la scena di un film.
Credo che Otto non ce la racconti tutta. Lui, da raffinato autore, sa benissimo che questa foto, se intesa in senso univocamente descrittivo, sarebbe non dissimile a quella del classico turista giapponese, attratto da un elemento bizzarro e prontamente ripreso.
Ma in questa foto c'è molto di più e, non foss'altro che per l'intenzione dell'autore di infilarla dentro un preciso solco interpretativo, si cui abbiamo visto altri ottimi esemplari, ne fa senz'altro, a mio avviso, una fotografia transfigurativa.
Ciao
Carlo
Carlo
Re: appeso
grazie Carlo,Carlo Riggi ha scritto: ↑gio apr 30, 2020 9:12 pmne fa senz'altro, a mio avviso, una fotografia transfigurativa.
ne prendo atto e grazie per la sviolinata anche se mi identifico meglio nel turista giapponese
otto.